Se siete amanti dei film di Natale, almeno una volta ci avrete pensato anche voi: quanto sarebbe bello trascorrere le vacanze del periodo più magico dell’anno nelle location delle pellicole più celebri delle festività? Che ci si creda o meno, sono tantissime le persone che scelgono di andare a passare qualche giorno “sui set” dei loro film di Natale preferiti, soggiornando negli alberghi e nelle strutture che appaiono su questi blockbuster. Certo, molti film di Natale hanno come punto di riferimento l’affascinante Lapponia, soprattutto per il suo più celebre abitante, Santa Claus. E non mancano, infatti, dei tour specifici in questa terra dell’estremo nord.

Tra il Black Friday appena passato e il Natale prossimo all’arrivo, è decisamente tempo di regali. Che sia per il proprio partner, per amici, famigliari, colleghi o, perché no, anche per sé stessi, è questo il periodo dell’anno migliore per entrare nei negozi alla ricerca di un presente, talvolta anche solo un pensierino, da donare. Tutto bellissimo, se non fosse che, spesso, è molto facile incappare nei regali che, citando il giallista Marco Malvaldi, rappresentano dei veri e propri “troiai”, ovvero oggetti di dubbio gusto e semplicemente pessimi da ricevere. Una categoria davvero vasta, ma con alcune tipologie di regalo che spiccano su tutte e che sono assolutamente da evitare nelle ricorrenze di qualunque tipo.

 Il Natale è il periodo più bello e magico dell’anno. Non per tutti, però. Infatti, esiste una componente di persone che soffre della cosiddetta “sindrome del Grinch”; e, attenzione, non si tratta di un numero relativamente circoscritto, anche perché secondo i dati in possesso della medicina, riguarderebbe un italiano su due. Ma che cos’è esattamente questa sindrome? Nulla di così grave, chiariamolo subito, almeno dal punto di vista fisico. Sotto l’aspetto mentale ed emotivo, infatti, le cose cambiano.

 Avete già fatto i regali di Natale? Se avete risposto sì è molto probabile che facciate parte della categoria dei millenials; almeno stando alle statistiche. Sono proprio i nati in questa generazione gli amanti del confezionamento di doni da scambiarsi con i propri famigliari e amici la notte del 24 dicembre o, al più, posizionandoli sotto l’albero, per scartali la mattina del 25 dicembre. Infatti, a livello di numeri, il 25% degli italiani negli ultimi dodici mesi ha confezionato circa diciassette regali, contro una media nazionale di otto; a questa percentuale corrispondono proprio le persone dai 25 ai 34 anni; appunto i millenials. E gli altri?

Gotthold Ephraim Lessing diceva che “L’attesa del piacere è essa stessa il piacere”. E chissà se, dando vita a questa massima, non abbia pensato ai bambini quando aspettano il Natale. Perché è proprio ciò che emerge da una ricerca condotta dal professore di Pedagogia Generale dell’Università di Milano Bicocca Raffaele Mantegazza che ha indagato su come le famiglie italiane vivono l’attesa e in particolare i giorni che mancano al Natale. Un’indagine che si è concentrata su oltre 1100 nuclei famigliari, puntando a scoprire quanto i giorni che conducono all’attesa Vigilia siano ancora vissuti con sana impazienza.

“Italy on screen today”, la rassegna che propone il meglio dell’audiovisivo italiano negli Stati Uniti diretta da Loredana Commonara fa settebello. Infatti, da martedì 13 dicembre, per proseguire poi fino a lunedì 19, avrà luogo la settima edizione delle kermesse in quel di Casa Italiana Zerilli – Marimò a Manhattan, con una serie di appuntamenti letteralmente da non perdere.

 “Al termine di una lunga e difficoltosa ‘trattativa’ con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri”.

Dalla Blüemlisalp al ponte del Diavolo, passando per Guglielmo Tell: la regione alpina svizzera è ricca di leggende e quest’anno il Museo Nazionale Zurigo ha scelto di raccontarne alcune. Vi presentiamo il mondo delle leggende, dove le bambole prendono vita, i fertili pascoli alpini si trasformano in deserti di pietra e ghiaccio e una donna è in grado di assumere sembianze animali. A differenza delle fiabe, questo tipo di storie può avere una parvenza di credibilità perché le leggende sono sempre collegate a luoghi reali.

Saranno le Scuderie di Palazzo Altieri (Via Santo Stefano del Cacco, 1) a Roma ad ospitare il prossimo 16 dicembre, dalle 10.00, il convegno “Dopo le sanzioni alla Russia: per una politica italiana sulle restrizioni economiche internazionali”, durante il quale sarà presentato uno studio sull’impatto delle sanzioni alla Russia sull’export italiano, realizzato dal centro studi AWOS – A World of Sanctions.
Il convegno approfondirà il tema delle sanzioni internazionali dal punto di vista di istituzioni, imprese e banche, a seguito dei pacchetti varati dall’Unione Europea e dagli altri paesi dell’Occidente contro la Federazione russa.








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