Il World Pasta Day compie 25 anni. Dal 1998 ad oggi, la pasta ha vinto la sua sfida globale, su più fronti. Secondo i dati elaborati da Unione Italiana Food e IPO - International Pasta Organisation, la produzione mondiale oggi sfiora i 17 milioni di tonnellate (+1,8% sul 2021), raddoppiando quasi i 9 milioni del 1998. Con due costanti: oggi come allora, l'Italia è prima al mondo nella classifica dei Paesi produttori, con 3,6 milioni di tonnellate nel 2022 (+3,2% sul 2021) e un fatturato che sfiora i 7 miliardi di euro (+24,3% sul 2021). L'Italia è anche il Paese che ne mangia di più (con 23kg pro-capite all'anno, precediamo Tunisia con 17 kg e Venezuela con 12 kg), con un totale di 1,3 milioni di tonnellate consumate nel 2022:

La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, in occasione della settimana della cucina italiana nel mondo, ha dato il via ieri sera al ristorante Gandria di Zurigo, ai festeggiamenti, a dare il benvenuto agli ospiti il Segretario Generale Fabrizio Macrí, e la responsabile export enogastronomico, Irene Forzoni, in una delle tre serate dedicate alla Calabria e alla sua cucina, che  è partita nel cuore di Zurigo, dove agli esperti del settore e della stampa è stato sottoposto un menù ideato e pensato dallo chef Adriano Peroncini.

Il Brunello di Montalcino è il rosso italiano più presente nelle wine list dei ristoranti Usa. Lo rileva Top 150 Italian wines in American Restaurants, la speciale classifica realizzata da wine2wine di Vinitaly in collaborazione con Somm.ai, il database americano più grande al mondo di liste di vini e liquori venduti on premise, che ha analizzato il posizionamento dei principali 150 vini tricolori nelle carte dei ristoranti a stelle e strisce. Secondo quanto osserva il Consorzio del vino Brunello di Montalcino, sono 17 le cantine nel ranking della ristorazione per un totale di 12.228 referenze in carta e prezzi quasi tutti in tripla cifra:

Non mancano sulle tavole estive le insalate di pasta o di riso, ma meglio mangiarle con piccoli accorgimenti. “La pasta o il riso freddo non sono alimenti che favoriscono il nostro benessere per via del picco insulinico che generano e che ci procurano quel senso di sonnolenza post prandiale. Meglio la scelta di carne, pesce o uova con verdura abbondante. Se proprio siete dipendenti dai primi piatti e non potete farne a meno, non dimenticare di bilanciare il cereale o la pasta con tonno, prosciutto cotto, uova, wurstel, speck a cubetti e qualche grasso come olive, avocado, formaggio stagionato.

Le proposte di food & beverage privilegiate dagli italiani al bar variano in base ai diversi momenti della giornata ma la costante che rimane è sicuramente il caffè, scelto da 8 italiani su 10 (82%). Nella prima parte della giornata, che va dalla colazione al dopo pranzo, le alternative sono poi variegate:

Nel proporre la candidatura, approvata dal Consiglio direttivo della Commissione nazionale italiana Unesco, il Comitato scientifico presieduto da Massimo Montanari (Professore emerito dell’Università di Bologna) ha fatto proprie le istanze di tre comunità promotrici: l’Accademia italiana della cucina, fondata nel 1953 da Orio Vergani, che ha oltre 80 sedi all’estero, 220 in Italia e più di 7.500 accademici associati; la Fondazione Casa Artusi, nata nel 2007 per promuovere “la cucina di casa italiana” come praticata da Pellegrino Artusi sin dalla seconda metà dell’Ottocento; “La Cucina Italiana”, fondata nel 1929, la più antica rivista gastronomica al mondo in edicola. 

L'Italia è il primo Paese produttore (con 3,5 milioni di tonnellate precediamo USA e Turchia) e il mondo riconosce questo primato abbracciando la pasta prodotta nel nostro Paese. Ne siamo i più grandi consumatori, con circa 23 chili annui pro-capite: la mangiamo tutti e la portiamo in tavola almeno 5 giorni a settimana, anche due volte al giorno. Per 1 italiano su 2 è il piatto preferito (fonte: Doxa "La qualità della pasta” 2017). Ma siamo anche quelli che più di tutti la fanno conoscere al resto del mondo: ben oltre la metà della produzione nazionale di pasta è destinata all'estero (circa il 61%).

Il Consorzio Parmigiano Reggiano ha partecipato al Summer Fancy Food Show a New York (25-27 giugno), la principale fiera americana dedicata al mondo del Food&Beverage. Il Consorzio era presente con l’ampio stand 2826-2832 nel centro fieristico di New York, situato al Javits Center. Le attività prevedevano in primo luogo incontri one-to-one con i partner commerciali per condividere strategia e attività 2023. Un importante appuntamento per sostenere le azioni di promozione della domanda nel più rilevante mercato al mondo dopo quello italiano, cresciuto anche nel 2022 del 8,7% a volume, importando oltre 13.900 tonnellate di Parmigiano Reggiano per un valore stimato di circa 200 milioni di euro

La siccità aiuta a migliorare la qualità e il colore delle uve di Sangiovese, vitigno toscano per eccellenza, ma solo se lo stress idrico è imposto in alcune fasi specifiche della maturazione e secondo precise intensità. La notizia arriva da una ricerca condotta al Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Agro-Ambientali dell’Università di Pisa pubblicata sulla rivista “Frontiers in Plant Science” che ha recentemente ricevuto il Premio SOI-Patron dalla Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana.








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