Sugli orizzonti nei prossimi 25 anni, lo scenario è chiaro: per più di 1 italiano su 2 (59%) la pasta conoscerà nuove tipologie con farine o ingredienti alternativi, sarà conservata in packaging più ecologici e biodegradabili (52.6%) e vedrà l'aggiunta di tanti nuovi formati (35.4%). Ma la novità inaspettata riguarda il consumo di pasta in momenti della giornata meno "tradizionali”, come a colazione o a merenda: a dispetto di una presunta impronta "conservatrice” degli italiani, 8 su 10 (79.5%) dimostrano grande apertura, confermando di essere pronti a consumarla appena svegli o come break durante la giornata, a patto che mantenga sempre alti i livelli di qualità e gusto (48.1%).

Dal cardo mariano al tè verde, dal broccolo al pomodoro, fino all’ippocastano: arrivano dalla natura le sette sostanze alla base del nuovo integratore studiato dagli esperti della Società Italiana di Andrologia (SIA) per prendersi cura della salute maschile. Drolessano, il nuovo mix di sostanze su misura per lui, è il frutto della collaborazione fra i ricercatori di SIA, la prima Società Scientifica italiana ad aver messo a punto un nutraceutico, e l’Istituto di Farmacologia Clinica dell’Università degli studi di Catanzaro. Disponibile da luglio in tutte le farmacie, potrà essere un valido supporto per tutti gli uomini sani che vogliano prendersi cura della propria salute non solo sessuale, grazie a effetti benefici che sono stati documentati da una recente revisione degli studi sulle sette sostanzeincluse nell’integratore, pubblicata sulla rivista scientifica Uro.

Arriva l’obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine per diversi prodotti come la frutta e verdura in busta, noci, mandorle, nocciole ed altri frutti sgusciati, agrumi secchi, fichi secchi e uva secca, funghi non coltivati e zafferano, per evitare che vengano spacciati come Made in Italy prodotti importati dall’estero. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare il nuovo importante risultato ottenuto dalla maggiore Organizzazione agricola in Europa per la trasparenza dell’informazione ai consumatori, con la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale dell’UE del regolamento delegato 2023/2429 per quanto riguarda le norme di commercializzazione per il settore degli ortofrutticoli, per alcuni prodotti trasformati a base di ortofrutticoli e per il settore delle banane.

Fritte, arrosto o bollite, le patate sono alla base dell’alimentazione italiana. Questi tuberi, conosciuti storicamente come “cibo povero”, hanno infatti saputo conquistarsi un posto sulla tavola degli italiani non solo per il loro gusto ed economicità, ma anche per altri fattori come i benefici nutrizionali, la sostenibilità che caratterizza l‘intera filiera e la versatilità nell’uso e nella conservazione. La Giornata Mondiale dell’Alimentazione, istituita e promossa dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura), è l’occasione perfetta per approfondire quali sono le abitudini di consumo delle patate adottate dagli italiani:

 Il World Pasta Day compie 25 anni. Dal 1998 ad oggi, la pasta ha vinto la sua sfida globale, su più fronti. Secondo i dati elaborati da Unione Italiana Food e IPO - International Pasta Organisation, la produzione mondiale oggi sfiora i 17 milioni di tonnellate (+1,8% sul 2021), raddoppiando quasi i 9 milioni del 1998. Con due costanti: oggi come allora, l'Italia è prima al mondo nella classifica dei Paesi produttori, con 3,6 milioni di tonnellate nel 2022 (+3,2% sul 2021) e un fatturato che sfiora i 7 miliardi di euro (+24,3% sul 2021). L'Italia è anche il Paese che ne mangia di più (con 23kg pro-capite all'anno, precediamo Tunisia con 17 kg e Venezuela con 12 kg), con un totale di 1,3 milioni di tonnellate consumate nel 2022:

La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, in occasione della settimana della cucina italiana nel mondo, ha dato il via ieri sera al ristorante Gandria di Zurigo, ai festeggiamenti, a dare il benvenuto agli ospiti il Segretario Generale Fabrizio Macrí, e la responsabile export enogastronomico, Irene Forzoni, in una delle tre serate dedicate alla Calabria e alla sua cucina, che  è partita nel cuore di Zurigo, dove agli esperti del settore e della stampa è stato sottoposto un menù ideato e pensato dallo chef Adriano Peroncini.

Il Brunello di Montalcino è il rosso italiano più presente nelle wine list dei ristoranti Usa. Lo rileva Top 150 Italian wines in American Restaurants, la speciale classifica realizzata da wine2wine di Vinitaly in collaborazione con Somm.ai, il database americano più grande al mondo di liste di vini e liquori venduti on premise, che ha analizzato il posizionamento dei principali 150 vini tricolori nelle carte dei ristoranti a stelle e strisce. Secondo quanto osserva il Consorzio del vino Brunello di Montalcino, sono 17 le cantine nel ranking della ristorazione per un totale di 12.228 referenze in carta e prezzi quasi tutti in tripla cifra:

Non mancano sulle tavole estive le insalate di pasta o di riso, ma meglio mangiarle con piccoli accorgimenti. “La pasta o il riso freddo non sono alimenti che favoriscono il nostro benessere per via del picco insulinico che generano e che ci procurano quel senso di sonnolenza post prandiale. Meglio la scelta di carne, pesce o uova con verdura abbondante. Se proprio siete dipendenti dai primi piatti e non potete farne a meno, non dimenticare di bilanciare il cereale o la pasta con tonno, prosciutto cotto, uova, wurstel, speck a cubetti e qualche grasso come olive, avocado, formaggio stagionato.

Le proposte di food & beverage privilegiate dagli italiani al bar variano in base ai diversi momenti della giornata ma la costante che rimane è sicuramente il caffè, scelto da 8 italiani su 10 (82%). Nella prima parte della giornata, che va dalla colazione al dopo pranzo, le alternative sono poi variegate:








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