È delle scorse settimane la notizia che il pianeta ha raggiunto gli 8 miliardi di abitanti. Una notizia interessante per certi versi, inquietante per altri. Ma non è questo il punto. Raggiunta questa cifra c’è chi si è interrogato su quali siano le lingue più parlate al mondo, o meglio quelle più diffuse tra gli 8 miliardi di essere umani che popolano la Terra. Intanto, un dato: al mondo esistono qualcosa come 7mila lingue, senza considerare i dialetti, il cui numero esatto è difficilmente calcolabile.

Ma tornando alle lingue più diffuse, ecco la top ten di quelle maggiormente parlate nel mondo. Al primo posto, come era oggettivamente ampiamente prevedibile, l’inglese, parlato da 1 miliardo e mezzo di persone. Gli altri due gradini del podio appartengono all’Asia, e sono il mandarino, parlato da 1,1 miliardi di persone, e l’hindi, da 600 milioni. Seguono poi lo spagnolo (548 milioni), il francese (274 milioni), la stessa cifra dell’arabo, il bengalese (272 milioni), il russo (258 milioni). 258 milioni anche per il portoghese, mentre al decimo posto della classifica c’è l’urdu, le cui origini appartengono al Pakistan, parlato da 231 milioni di persone. Invece, tra le trenta lingue maggiormente diffuse nel globo, l’italiano è al terzultimo posto con 68 milioni di persone. Gli studi condotti sulle principali lingue del mondo hanno fatto emergere altri punti particolarmente interessanti. Ad esempio, nonostante l’inglese sia la lingue più parlata, quella con il maggior numero di madrelingua è il mandarino, con 929 milioni di persone che lo parlano dalla nascita. Sicuramente, nella classifica sarà balzata all’occhio dei lettori la presenza di questa lingua poco nota, seppur molto diffusa, l’urdu. È però curioso sottolineare che è più facile trovare persone che parlano urdu rispetto ad altri che parlano giapponese, turco, coreano e, sì, persino italiano. Ma se si guarda il rovescio della medaglia, a lingue che sono diffuse in ogni angolo del pianeta, ci sono quelle che rischiano seriamente l’estinzione. Qualche esempio? Quelle che potrebbero davvero sparire per sempre sono l’ulch, una lingua che si trova nella parte più orientale della Russia, e la cocama – cocamilla, parlata da alcune tribù dell’Amazzonia. Sono soltanto mille al mondo le persone che le parlano e le comprendono correttamente al giorno d’oggi.