BERNINI: 50 MILIONI PER VALORIZZARE L’AUTONOMIA UNIVERSITARIA
- Details
- Redazione
Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca, ha esposto in conferenza stampa, al termine dell’ultimo Cdm prima della pausa estiva, il disegno di legge dedicato alla valorizzazione dei ricercatori, della ricerca e dell’attrattività della ricerca in Italia. Come ha spiegato Bernini: “Abbiamo liberato 50 milioni del fondo per il finanziamento ordinario, in accordo con la Conferenza dei rettori, per avviare un percorso di rispetto e ulteriore valorizzazione dell'autonomia degli istituti universitari e affermazione della conseguente inevitabile responsabilità di chi gode di autonomia, non solamente didattica e formativa ma anche organizzativa e gestionale”.
Il governo è intervenuto riformando i contratti della ricerca: con il provvedimento, si ampliano gli strumenti a disposizione delle Università, degli enti pubblici di ricerca e delle istituzioni Afam per inquadrare professionalmente le diverse figure all'interno del sistema della ricerca con un meccanismo di tutele crescenti. Nello specifico, si prevedono forme di collaborazione da parte di studenti durante il corso di laurea o di laurea magistrale per un massimo di 200 ore l'anno. Gli studenti potranno fornire assistenza all’attività di ricerca in aggiunta alla collaborazione ai servizi universitari. Il compenso può arrivare a 3.500 euro/anno. Si introducono poi due tipologie di borse di assistenza all’attività di ricerca: una junior, destinata ai laureati magistrali o a ciclo unico per iniziare percorsi di ricerca sotto la supervisione di un tutor; una senior per i dottori di ricerca che potranno svolgere attività di ricerca. In entrambi i casi la durata va da un minimo di un anno a un massimo di tre. Il trattamento economico sarà stabilito con un decreto del Ministro dell'Università e della Ricerca. Arriva poi il contratto postdoc che potrà essere sottoscritto dal dottore di ricerca (con possibilità di deroga EPR per aspiranti tecnologi). In questo caso potranno essere svolte attività di ricerca, nonché di collaborazione alle attività di didattica e terza missione. In merito al trattamento economico, l'importo minimo sarà stabilito con decreto del Ministro in misura non inferiore al trattamento iniziale spettante al ricercatore confermato a tempo definito (13 mensilità e TFR). La durata va da un minimo di un anno a un massimo di tre. Rimangono in essere i contratti di ricerca, introdotti nel 2022, per i quali è in corso la contrattazione ARAN-sindacati. Viene poi introdotta la figura del Professore aggiunto (Adjunct professor), che potrà svolgere nelle università specifiche attività di didattica, di ricerca e di terza missione, arricchendo, con il proprio contributo, il percorso formativo degli studenti mediante un approccio più pratico e multidisciplinare. Il contratto potrà avere una durata minima di tre mesi fino ad una durata massima di tre anni.