A settembre 2025 si stima un miglioramento del clima di opinione dei consumatori (da 96,2 a 96,8) e un incremento marginale dell’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese (da 93,6 a 93,7). Lo rende noto l’Istat. Tra i consumatori, si evidenzia un complessivo miglioramento delle opinioni sulla situazione economica generale, sulla situazione corrente e su quella futura: il clima economico sale da 97,0 a 98,8, il clima corrente aumenta da 99,2 a 99,9 e il clima futuro cresce da 92,2 a 92,6; il clima personale rimane sostanzialmente stazionario (da 95,9 a 96,0). Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia aumenta nelle costruzioni e nei servizi di mercato (da 101,3 a 101,5 e da 95,1 a 95,6, rispettivamente) mentre rimane invariato nella manifattura (a 87,3) e diminuisce nel commercio al dettaglio (da 102,7 a 101,6).

Per la prima volta, il tasso di occupazione nel Mezzogiorno supera la soglia del 50%. Nel secondo trimestre 2025, secondo i dati diffusi dall’Istat il 12 settembre, l’indicatore si è attestato al 50,2% tra i 15 e i 64 anni, in crescita di un punto percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di un risultato storico, che segna un avanzamento significativo per un’area tradizionalmente caratterizzata da bassi livelli di partecipazione al mercato del lavoro. L’aumento riguarda soprattutto le donne, il cui tasso di occupazione è salito al 37,8%, e gli uomini, ora al 62,7%.

Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di settembre 2025 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, evidenzia una variazione del -0,2% su base mensile e del +1,6% su base annua (come nel mese precedente). La stabilità del tasso d’inflazione sottende andamenti differenziati dei diversi aggregati di spesa: in rallentamento i prezzi degli Alimentari non lavorati (da +5,6% a +4,8%), in accelerazione quelli degli Alimentari lavorati (da +2,7% a +3,0%) e degli Energetici regolamentati (da +12,9% a +14,0%), a cui si aggiunge la ripresa dei prezzi degli Energetici non regolamentati (da -6,3% a -5,2%).

Pressione fiscale “paradisiaca” per le banche italiane. Nel 2024, gli istituti di credito del nostro Paese hanno realizzato 46,5 miliardi di euro di utili netti, a fronte dei quali hanno versato al fisco 11,2 miliardi. Ne deriva un tax rate effettivo – cioè il rapporto tra le imposte pagate e i profitti – pari al 24,2%. Nello stesso anno, il fatturato complessivo del comparto bancario è salito a 110,1 miliardi, con un margine d’interesse da attività di prestito pari a 64,4 miliardi.

Nel secondo trimestre 2025 l’occupazione in Italia continua a crescere, seppure in modo attenuato rispetto ai trimestri precedenti: gli occupati tra i 15 e i 64 anni raggiungono i 24,2 milioni, con un aumento di 226 mila unità rispetto all’anno precedente. Il tasso di occupazione sale al 62,7%, sostenuto soprattutto dalla crescita tra le donne italiane e tra gli uomini stranieri. Il tasso di disoccupazione si attesta al 6,6%, in lieve calo rispetto allo stesso periodo dell’anno 2024. Emerge dal “Bollettino CNEL sul Mercato del Lavoro n. 3/2025”, terzo prodotto della collaborazione periodica tra CNEL e ISTAT, finalizzata a favorire e migliorare la diffusione delle statistiche pubbliche. Il bollettino n.3 è incentrato sui dati del secondo trimestre 2025 e focalizza l’attenzione sulla condizione occupazionale delle persone di età compresa tra i 50 e i 64 anni.

A maggio 2025 si stima, per le vendite al dettaglio, una diminuzione congiunturale sia in valore (-0,4%) che in volume (-0,5%). Sono in calo le vendite dei beni alimentari (-0,9% in valore e -1,2% in volume) mentre sono stazionarie quelle dei beni non alimentari. Lo rende noto l’Istat. Nel trimestre marzo-maggio 2025, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio sono in diminuzione dello 0,1% in valore e dello 0,5% in volume. Sono in aumento le vendite dei beni alimentari in valore (+0,4%) mentre diminuiscono quelle in volume (-0,4%); per le vendite dei beni non alimentari si registra un calo sia in valore sia in volume (rispettivamente -0,3% e -0,6%). Su base tendenziale, a maggio 2025, le vendite al dettaglio registrano una variazione positiva dell’1,3% in valore e un calo dello 0,3% in volume.

Se da un lato il periodo estivo è un po’ più lento per le attività commerciali, in realtà può generare una grande opportunità per l’e-commerce. I dati raccolti da Packlink, la piattaforma leader per le spedizioni, offrono una fotografia chiara di questa evoluzione: l'e-commerce è diventato il vero protagonista della stagione dei saldi. L'analisi annuale di Packlink non solo conferma il trend di crescita del settore, ma svela anche un'accelerazione notevole in Italia, con dinamiche interessanti e in controtendenza rispetto ad altri mercati europei.

In Italia cresce la quota di giovani con un titolo di studio avanzato, ma il sistema resta segnato da divari sociali e da un tasso di dispersione scolastica ancora elevato. Lo rileva il nuovo rapporto Education at a Glance 2025 dell’Ocse. Secondo i dati, nel 2024 il 17% dei giovani tra i 25 e i 34 anni ha conseguito una laurea magistrale o un titolo equivalente, in linea con la media OCSE (16%) e in aumento rispetto al 2019 (16%). In totale, il 31% dei giovani adulti italiani possiede un titolo universitario, contro una media Ocse del 48%. Sul fronte opposto, il tasso di dispersione scolastica in Italia è pari al 9,8%, cioè quasi un ragazzo su dieci tra i 18 e i 24 anni ha lasciato precocemente gli studi senza conseguire un diploma superiore.

Torna per il terzo anno la Carta dedicata a te, la misura rivolta alle persone in difficoltà economica che prevede una prepagata con 500 euro da usare per la spesa. L’invio dipende infatti da un controllo incrociato dei requisiti effettuato in automatico da Inps, Comuni e Poste Italiane. I beneficiari della misura sono i nuclei familiari, residenti in Italia, iscritti nell’anagrafe comunale, con un Isee non superiore ai 15 mila euro annui, che non siano destinatari di altre misure di sostegno (sono esclusi i titolari di assegno di inclusione o qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà;








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