La Commissione europea ha proposto oggi, 8 febbraio, una serie completa di misure per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento, la resilienza e la leadership tecnologica dell'UE nell'ambito delle tecnologie e delle applicazioni dei semiconduttori. La legge europea sui semiconduttori rafforzerà la competitività e la resilienza dell'Europa e contribuirà a realizzare le transizioni verde e digitale.


Le recenti carenze di semiconduttori a livello mondiale hanno portato alla chiusura di stabilimenti operanti in un'ampia gamma di settori, da quello automobilistico a quello dei dispositivi sanitari. Nel settore automobilistico, ad esempio, nel 2021 la produzione in alcuni Stati membri è calata di un terzo. Ciò ha reso ancor più evidente l'estrema dipendenza globale della catena del valore dei semiconduttori da un numero molto limitato di operatori in un contesto geopolitico complesso, ma ha anche dimostrato l'importanza dei semiconduttori per la società e l'industria europee nel loro complesso.
La legge europea sui semiconduttori si baserà sui punti di forza dell'Europa (organizzazioni e reti di ricerca e tecnologia di livello mondiale, sedi di produzione di apparecchiature pionieristiche) e affronterà i punti deboli ancora irrisolti. Darà vita a un settore dei semiconduttori prospero, dalla ricerca alla produzione, e a una catena di approvvigionamento resiliente. Mobiliterà oltre 43 miliardi di € di investimenti pubblici e privati e stabilirà misure per prepararsi a eventuali future perturbazioni delle catene di approvvigionamento, prevenirle, anticiparle e rispondervi rapidamente, in collaborazione con gli Stati membri e i partner internazionali. La legge consentirà all'UE di conseguire l'obiettivo di raddoppiare la sua attuale quota di mercato portandola al 20% nel 2030.
La legge europea sui semiconduttori garantirà che l'UE sia dotata degli strumenti, delle competenze e delle capacità tecnologiche necessari per diventare leader del settore oltre la ricerca e la tecnologia, nel campo della progettazione, della fabbricazione e dell'imballaggio di chip avanzati, per assicurarsi l'approvvigionamento di semiconduttori e ridurre le sue dipendenze. I componenti principali sono i seguenti: l'iniziativa "Chips for Europe" metterà in comune le risorse dell'Unione, degli Stati membri e dei paesi terzi associati ai programmi dell'Unione esistenti, nonché del settore privato, mediante un'impresa comune per i chip rafforzata, che è il risultato del riorientamento strategico dell'attuale impresa comune "Tecnologie digitali fondamentali". Saranno resi disponibili 11 miliardi di € per rafforzare la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione esistenti, garantire la diffusione di strumenti semiconduttori avanzati, creare linee pilota per la realizzazione di prototipi, la sperimentazione e il test di nuovi dispositivi per applicazioni della vita reale innovative, formare il personale e sviluppare una comprensione approfondita dell'ecosistema e della catena del valore dei semiconduttori.
Un nuovo quadro per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento mediante l'attrazione di investimenti e capacità di produzione rafforzate, indispensabili per promuovere l'innovazione nel campo dei chip con nodi avanzati, innovativi ed efficienti sotto il profilo energetico. Un fondo per i chip faciliterà inoltre l'accesso ai finanziamenti per le start-up per aiutarle a portare a maturazione le loro innovazioni e ad attrarre investitori. Il fondo comprenderà anche uno specifico strumento per gli investimenti in equity per i semiconduttori nell'ambito di InvestEU per aiutare le scale-up e le PMI a espandersi gradualmente sul mercato.
Un meccanismo di coordinamento tra gli Stati membri e la Commissione per monitorare l'approvvigionamento dei semiconduttori, stimare la domanda e anticipare le carenze. Il meccanismo monitorerà la catena del valore dei semiconduttori raccogliendo informazioni chiave dalle imprese per individuare le strozzature e le debolezze principali, effettuerà una valutazione comune della crisi e coordinerà le azioni da intraprendere a partire da un nuovo pacchetto di strumenti di emergenza. Reagirà inoltre in maniera rapida e decisa utilizzando appieno gli strumenti nazionali e dell'UE.
La Commissione propone inoltre in parallelo una raccomandazione agli Stati membri. Si tratta di uno strumento con effetto immediato che consente di attivare subito il meccanismo di coordinamento tra gli Stati membri e la Commissione. Ciò permetterà da oggi in poi di discutere e adottare decisioni in merito a misure tempestive e proporzionate di risposta alle crisi.
"La legge europea sui semiconduttori rappresenterà una svolta per la competitività mondiale del mercato unico europeo - ha dichiarato Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione -. A breve termine aumenterà la nostra resilienza alle crisi future, consentendoci di anticipare ed evitare le perturbazioni della catena di approvvigionamento, e a medio termine contribuirà a rendere l'Europa leader industriale in questo settore strategico. Con la legge europea sui semiconduttori prepariamo gli investimenti e la strategia, ma la chiave del nostro successo sono gli innovatori europei, i nostri ricercatori di livello mondiale, le persone che hanno reso prospero il nostro continente nel corso dei decenni."
"I chip sono necessari per le transizioni verde e digitale e per la competitività dell'industria europea. La sicurezza dell'approvvigionamento non dovrebbe dipendere da un solo paese o da un'unica impresa. Dobbiamo fare di più insieme - nel campo della ricerca, dell'innovazione, della progettazione e degli impianti di produzione - per garantire che l'Europa sia un attore chiave più forte nella catena del valore globale. Ciò andrà anche a vantaggio dei nostri partner internazionali. Lavoreremo con loro per evitare futuri problemi di approvvigionamento", ha commentato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un'Europa pronta per l'era digitale.
Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha aggiunto: "Senza chip non ci possono essere la transizione digitale, la transizione verde o la leadership tecnologica. Garantire l'approvvigionamento dei chip più avanzati è ormai una priorità economica e geopolitica. I nostri obiettivi sono ambiziosi: raddoppiare la nostra quota di mercato globale portandola al 20% entro il 2030 e produrre in Europa i semiconduttori più sofisticati ed efficienti sotto il profilo energetico. Con la legge europea sui semiconduttori rafforzeremo la nostra eccellenza nella ricerca e la aiuteremo a passare dal laboratorio alla fabbrica. Stiamo mobilitando ingenti finanziamenti pubblici che stanno già attraendo considerevoli investimenti privati e stiamo realizzando le condizioni necessarie per salvaguardare l'intera catena di approvvigionamento ed evitare futuri shock alla nostra economia, come quello a cui stiamo assistendo a causa dell'attuale carenza di chip. Investendo nei mercati di punta del futuro e riequilibrando le catene di approvvigionamento mondiali consentiremo all'industria europea di restare competitiva, generare posti di lavoro di qualità e far fronte alla crescente domanda mondiale."
"L'iniziativa “Chips for Europe” - ha infine concluso Mariya Gabriel, Commissaria per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e i giovani - è strettamente collegata a Orizzonte Europa e si baserà su una ricerca e un'innovazione continue per sviluppare la prossima generazione di chip più piccoli e più efficienti sotto il profilo energetico. L'iniziativa offrirà ai nostri ricercatori e innovatori e alle nostre start-up una grande opportunità per assumere una posizione di leadership nella nuova ondata di innovazione che svilupperà soluzioni 'deep tech' basate sull'hardware. Lo sviluppo e la produzione di chip in Europa andranno a vantaggio dei nostri operatori economici nelle principali catene del valore e ci aiuteranno a conseguire i nostri obiettivi ambiziosi nei settori della costruzione, dei trasporti, dell'energia e del digitale."