Nel terzo trimestre del 2022, l’indebitamento delle Amministrazioni pubbliche sul Pil si è ridotto in termini tendenziali proseguendo, per il sesto trimestre consecutivo, il suo percorso di miglioramento. Il potere d’acquisto delle famiglie si è mantenuto in lieve crescita nonostante l’aumento del livello dei prezzi. Il forte aumento della spesa per consumi finali registrata nel trimestre ha rafforzato il sentiero di discesa della propensione al risparmio, che è scesa a livelli inferiori rispetto al periodo pre-covid.

Sono risultati sostanzialmente stabili la quota di profitto e il tasso di investimento delle società non finanziarie. Lo afferma l’Istat nel “Conto trimestrale delle amministrazioni pubbliche: reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società”. Le uscite totali nel terzo trimestre 2022 sono aumentate del 5,7% rispetto al corrispondente periodo del 2021 e la loro incidenza sul Pil (pari al 51,9%) è aumentata in termini tendenziali di 0,5 punti percentuali. Nei primi tre trimestri del 2022 la relativa incidenza è stata pari al 51,8%, in riduzione di 1,8 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2021. Le uscite correnti hanno registrato, nel terzo trimestre 2022, un aumento tendenziale del 6,3% mentre le uscite in conto capitale sono aumentate in termini tendenziali dello 0,2%. Le entrate totali nel terzo trimestre 2022 sono aumentate in termini tendenziali del 9,3% e la loro incidenza sul Pil è stata del 47,3%, in crescita di 2,1 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2021. Nei primi tre trimestri dell’anno, l’incidenza delle entrate totali sul Pil è stata del 46,3%, in crescita di 1,4 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2021. Le entrate correnti nel terzo trimestre 2022 hanno segnato, in termini tendenziali, un aumento del 9,0% Si registra, invece, una crescita delle entrate in conto capitale del 35,8%.