Si tiene a Parma la 22esima edizione di Cibus, la fiera dell’alimentare made in Italy in programma fino al 10 maggio. Quest’anno supererà ogni altra edizione per numero di espositori, con oltre 3 mila brand. Altrettanti sono i buyer della grande distribuzione italiana e internazionale provenienti dai principali mercati obiettivo del made in Italy come Stati Uniti, Germania, Spagna, Francia, Regno Unito e Medio Oriente. Il 2024 sarà inoltre l’anno dei Paesi dell’area Asean, con il ritorno della Cina, la grande assente durante la pandemia, e un’importante delegazione dal Giappone.

Nei quattro giorni, tra gli 8 padiglioni della fiera, sono attesi 60mila visitatori. Tra gli stand di Parma sono al alvoro i responsabili acquisti di molte importanti catene di supermercati extraeuropei: dalla canadese Loblow alla statunitense Walmart, dal gruppo brasiliano Pao de Açucar all’’emiratina Lulu Group, dalla cinese City Super Shanghai all’australiana Coles. Per l’Europa, invece, sono presenti tra le altre Rewe, Spar, Metro, Auchan, Migros, Marks & Spencer e Ocado. Per tutti loro, anche quest’anno sono stati organizzati i Cibus Destination, un programma di retail e technical sul territorio e all’interno delle aziende della Food valley. Nel 2023 le esportazioni hanno superato i 53 miliardi di euro, che salgono a 64,4 miliardi di euro, se si sommano i prodotti alimentari e quelli agricoli. Di fatto, le vendite estere di agroalimentare rappresentano oltre il 10% dell’export italiano.