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Nel primo trimestre 2023, l’input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, è aumentato dell’1,3% rispetto al trimestre precedente e del 3,3% rispetto al primo trimestre 2022. Nello stesso periodo il Pil ha registrato una crescita dello 0,6% in termini congiunturali ed è aumentato dell’1,9% in termini tendenziali. Lo si legge in un focus dell’Istat dedicato al mercato del lavoro.
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L’andamento del mercato immobiliare e dei mutui in Italia nel primo bimestre 2023 è stato reso noto il 19 giugno dal Consiglio Nazionale del Notariato sulla base delle rilevazioni effettuate attraverso i Dati statistici Notarili (DSN) pubblicate sul sito https://dsn.notariato.it. In particolare, il Notariato ha presentato una prima ricognizione effettuata in 9 grandi città italiane in merito alle seguenti tipologie di atti: mutui, surroghe, compravendite di fabbricati abitativi.
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Nel 2022 poco meno di un quarto della popolazione (24,4%) è a rischio di povertà o esclusione sociale, quasi come nel 2021 (25,2%). Tuttavia, con la ripresa dell’economia, si riduce significativamente la popolazione in condizione di grave deprivazione materiale e sociale (4,5% rispetto al 5,9% del 2021) e rimane stabile la popolazione a rischio di povertà (20,1%).
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A febbraio, rispetto a gennaio, il volume destagionalizzato del commercio al dettaglio è diminuito dello 0,8% nell'eurozona e dello 0,9% nell'UE. E’ quanto indicano le stime di Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea. A gennaio, il volume del commercio al dettaglio era aumentato dello 0,8% nell'area dell'euro e dello 0,9% nell'Ue. Rispetto al febbraio 2022, l'indice delle vendite al dettaglio corretto per il calendario è diminuito del 3% nell'area dell'euro e del 3,1% nell'UE.
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In un periodo storico di grande incertezza, il negozio fisico rappresenta ancora un punto fermo nell’esperienza d’acquisto per la maggior parte dei clienti, oltre che uno dei metodi più efficaci per le insegne di differenziarsi e aumentare la fidelizzazione. Ed è proprio sull’esperienza di acquisto in store degli italiani che Aldi ha focalizzato l’indagine commissionata ad AstraRicerche che ha coinvolto più di 1.000 consumatori tra i 18 e i 65 anni. Emerge che il 31,9% sceglie il discount per la propria spesa.
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Ventuno organizzazioni di tutto il mondo, coinvolte nella scienza della vinificazione, hanno unito le forze per competere con successo e ottenere il sostegno dell'Unione Europea. I finanziamenti del programma Orizzonte Europa dell'UE, con il progetto "Eco2Wine", saranno investiti nella ricerca all'avanguardia, nella formazione avanzata di dottorato e nella comunicazione pubblica sui nuovi approcci alla vinificazione. "Eco2Wine" prenderà il via alla fine del 2023, con un finanziamento congiunto di circa 2,4 milioni di euro in quattro anni. Dieci studenti di dottorato saranno formati attraverso questo progetto.
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Vini, Spiriti e Aceti italiani valgono oltre 20 miliardi di euro di fatturato e rappresentano il 21% dell’export complessivo Food & Beverage italiano. Ha preso avvio da questa fotografia, illustrata da Nomisma, l’Assemblea Generale di Federvini svoltasi il 7 giugno a Roma, che ha ospitato gli interventi dei Ministri dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, degli Esteri Antonio Tajani, delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso e del Presidente dell’Agenzia ICE Matteo Zoppas.
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Il mercato delle auto usate si conferma la prima scelta degli italiani, con i dealer e i rivenditori che hanno un ruolo sempre più centrale gestendo ben il 54% delle vendite totali. Operatori che per l’acquisto e la vendita di auto non guardano solo ai privati ma anche al B2B, utilizzando servizi come le aste online e rivolgendosi ai mercati esteri.
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La ripresa economica registrata nel 2022 non ha migliorato la condizione economica degli italiani: l’area di disagio sociale è leggermente cresciuta e le persone a rischio povertà sono 8,2 milioni, in aumento di circa 10mila unità rispetto all’anno precedente. Si tratta di una variazione dello 0,12% di lavoratori sottopagati (working poor) o precari e di soggetti disoccupati, con i primi arrivati a 6,5 milioni, in crescita di 12 mila unità, e i secondi attestati a 1,9 milioni, in diminuzione di circa 2mila unità. È quanto emerge da un rapporto del Centro studi di Unimpresa, secondo il quale la crescita più rilevante, nell’ambito dei “working poor” è fra i lavoratori con contratto a tempo indeterminato part time involontario, espediente contrattuale che spesso nasconde una fetta della retribuzione in nero.