Ombre dal passato - Cinzia Cereghetti - CopertinaCinzia Cereghetti è al suo primo romanzo, ticinese, abita a Coldrerio e lavora all’OCST da diversi anni.  Donna dinamica ed intraprendente  grande lettrice e viaggiatrice, ha usato quest' anno segnato dalla pandemia per viaggiare con la fantasia, nel suo romanzo, "Ombre dal passato", ambientato a New York si snodano e si intrecciano le storie di tre donne Sharon, Kelly ed Amanda che nonostante siano donne forti e determinate devono ad un certo punto fare i conti con un passato che ritorna, e dal quale bisogna non solo dimenticarsene ma cancellarlo per sempre.

Un viaggio tra passato e presente, che fa incontrare e scontrare le protagoniste che ad un certo punto le farà coalizzare ed agire in un modo non proprio convenzionale. 

Kelly incontra l’affascinate dottor Smith, Sharon deve riconquistare il marito dopo averlo tradito ed Amanda racconterà chi è il padre del bambino che sta crescendo da sola e perché lei e il dottor Smith hanno tanto in comune. 

Il romanzo diventa ad un certo punto  un giallo, di forte introspezione psicologica, il lettore non riuscirà a lasciare la narrazione perché gli intrecci e gli sviluppi sono cosi fluidi e scorrevoli che la curiosità e la tensione narrativa finiranno solo nell’ultima pagina.

Ecco come ci racconta del suo primo lavoro la scrittrice che gentilmente mi ha concesso questa intervista : 

 

7d418f24-92e8-4583-ab62-f9b107c0d9beQuando e in quanto tempo  ha scritto questo libro?

Ho iniziato a scrivere il romanzo verso metà settembre 2020 per poi terminarlo dopo circa tre mesi (naturalmente quando non lavoravo, ossia nei ritagli di tempo).

Ci sono state più versioni o scrivendolo è stata chiara trama sviluppo e personaggi ?

Solamente una versione. Avevo in mente solo l’esordio, la trama è sorta man mano che continuavo a scrivere. All’inizio sarebbe dovuto essere unicamente un romanzo introspettivo, poi però con l’andare avanti un personaggio da me inventato ha cominciato a prendere il sopravvento sulle mie emozioni risultando scomodo e così ho deciso di eliminarlo. Da romanzo introspettivo si è passati così a giallo a introspezione psicologica.

Come mai una ticinese ambienta il suo primo romanzo in America?

Nel 2019 ho avuto l’opportunità di viaggiare molto. Nel 2020 purtroppo a causa della pandemia non ho potuto farlo come avrei voluto (come tutti del resto) e allora ho deciso di muovermi virtualmente con la fantasia scrivendo il mio primo romanzo. Perché in America? Perché non ho mai visitato New York, città dove avrei voluto recarmi durante il mese di dicembre e allora ho cercato di immaginarmi nella grande mela scrivendo il mio primo romanzo.

Le donne protagoniste Kelly, Amanda e Sharon sono molto diverse tra loro, ma determinate e sempre personaggi portanti nella storia, c’è qualcosa di autobiografico in ognuna di essa? e se si che cosa?

Come Kelly ed Amanda non ho mai avuto problemi economici ed i miei genitori mi hanno sempre coccolato e difeso a prescindere. Come Kelly sono molto sensibile ed ansiosa e tendo ad essere troppo empatica facendo spesso la crocerossina di turno anche quando non dovrei…Come Sharon tendo a voler avere tutto sotto controllo pensando di organizzare la vita senza rendermi conto che sovente è la vita stessa a decidere per noi. Con Amanda non ho nulla in comune se non la resilienza che si è sviluppata nel tempo.

Gli uomini sono tutti co protagonisti tranne l’affascinante dottore Smith che incarna lo stereotipo di uomo in carriera realizzato, abita in una casa lussuosa ma nonostante tutto è sempre solo, è il prezzo da pagare quando si ha successo nella vita secondo Lei?

No. Non è il prezzo da pagare quando si ha successo. Unicamente ho voluto far notare che spesso ci soffermiamo alle apparenze. Se vediamo una persona ricca e di successo tendiamo a dare per scontato che sia anche felice e soprattutto esente dai problemi. Il dottor Smith è affascinante e ricco ma anche solo e con un passato che si rimpossessa di lui e che non è mai stato capace di elaborare.

All’inizio sembrano tante storie normali che casualmente si intrecciano, poi pero’ c’è  una svolta quasi noir …che cosa spinge una scrittrice a far vestire altri “ panni” alle protagoniste?

Ho inventato personaggi con passati molto singolari che si rimpossessano del loro presente facendoli soffrire. I personaggi hanno dovuto reagire negativamente contro coloro che li hanno fatti soffrire. A furia di subire delle ingiustizie e notare che le persone spavalde si comportano come se tutto ruotasse attorno a loro e trattando gli altri come essere inferiori, ecco che anche le persone cosiddette “normali” possono vestire “panni” totalmente diversi da quello che danno a vedere.

Fino alla fine si susseguono i colpi di scena…perché non lasciare un finale più aperto e magari un sospeso per chi legge?Ho proprio voluto che il finale fosse risolutivo e liberatorio per i miei personaggi… troppe ingiustizie e oltraggi hanno fatto sì che la parte vendicativa di loro fuoriuscisse per mettere fine una volta per tutti alla sofferenza.

Nel retro della copertina del suo libro lei ha scelto una frase di Freud “ ogni uomo ha istinti aggressivi e passioni primitive che lo portano allo stupro, all’incesto, all’omicidio e che sono tenute a freno in maniera imperfetta dalle istituzioni sociali e dai sensi di colpa”, dopo averla letta ho pensato…per fortuna …lei che ne pensa?

A mio parere quando si nasce siamo tutti uguali. Né buoni, né cattivi. Siamo e basta. Tutto dipende dalla fortuna e dal contesto dove vivi. L’indole di una persona non si può cambiare, mentre il carattere di un individuo può subire delle mutazioni.Dal punto di vista socio economico  mi ritengo una persona fortunata perché sono nata in Svizzera dove tutto è ben gestito. Avendo comunque lavorato per tanto tempo presso un centro profughi ho toccato con mano la vera sofferenza. Donne violentate, bambini denutriti, uomini terrorizzati dai soprusi… quanto volte mi sono sentita dire… “Signora, non ho più niente da perdere, mi hanno violentato la madre e la sorella davanti i miei occhi…” ed io in quei momenti capivo che la rabbia e la collera avevano avuto il sopravvento in determinate situazioni.Concordo con Freud su quanto appare sul retro della copertina. Occorre vedere il contesto dove sei cresciuto e cosa ti hanno propinato fin da piccolo.

Sta già lavorando a qualcosa d’altro? 

Si ho già iniziato il secondo romanzo… scrivere per me risulta terapeutico e mi rilassa. Come Kelly e il dottor Smith sono una persona individualista che ama la propria casa con tutti i suoi confort…

 

 

Nella foto in alto a sinistra la copertina del libro "Ombre dal passato", sotto a desra  la scrittrice Cinzia Cereghetti con il suo editore Raul Fontana. 

 

 

Ombre dal passato 

di Cinzia Cereghetti 

Formato: 14,8 x 21 cm 336 pagine

Copertina semirigida 

Prezzo: CHF 28.-
ISBN 978-88-8191-585-9 

 editore: www.fontanaedizioni.ch