L’università di Pavia si è candidato per diventare un’eccellenza europea nel campo della ricerca medica. Ha infatti ottenuto, nell’ambito della call “Marie Sklodowska Curie Doctoral Networks 2021″ (MSCA-DN), un importante risultato con il finanziamento – in qualità di ente Coordinatore – del progetto “Cellular Homeostasis AND AGing in Connective TissuE Disorders”, per un importo di circa €2.7 milioni. Il progetto vede coinvolti altri 6 altri centri di ricerca: l’Università di Padova, l’Univesità Johann Wolfgang Goethe di Francoforte, l’Istituto Imagine di Parigi, l’Ecole Normale Superieure di Lione, l’Università di Newcastle, l’Università di Glasgow e 3 medie imprese Evercyte GMBH di Vienna, Lifetech Group di Eindhoven e Medetia di Parigi.

Il progetto CHANGE è incentrato sullo studio dei difetti del tessuto connettivo (TC) associati a malattie rare e comuni. La durata della vita è notevolmente aumentata, ma i disturbi legati all’età limitano gravemente l’invecchiamento e la qualità della vita in buona salute e rappresentano un grave peso economico per la società. L’insufficienza muscoloscheletrica, cardiovascolare e cerebrovascolare sono segni distintivi del declino fisico e cognitivo negli anziani, ma, soprattutto, sono anche tratti comuni in diversi disturbi ereditari del tessuto connettivo a esordio precoce. In particolare, verranno selezionati 12 dottorandi che si occuperanno dell’identificazione dei fattori responsabili del declino fisiologico correlato all’avanzamento dell’età in malattie rare e comuni dei sistemi muscoloscheletrico, cardiovascolare e cerebrovascolare al fine di identificare nuovi bersagli terapeutici e di sviluppare nuove cure.