Music has no barriers: al via il XXII Emilia Romagna Festival
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- Redazione
Music has no barriers. La musica non ha barriere, trascende tutti i confini e unisce il mondo intero, e lo dimostra anche in tempi di guerra, non conoscendo distinzioni né distanze né confini territoriali o conflitti politici.
È questo il fil rouge della edizione 2022 di Emilia Romagna Festival, fino al 9 settembre sigla un cartellone in cui la musica è inesauribile ricchezza che oltrepassa tutte le barriere, emotive e culturali, temporali e spaziali, all’insegna della libertà creativa e interpretativa.
Un lungo viaggio intorno al mondo in 48 tappe, dalla classica al jazz, dall’antico al contemporaneo, fino alle tendenze musicali più innovative, con artisti internazionali e leggendari come l’eclettica Ute Lemper, l’icona vivente della musica brasiliana Hermeto Pascoal, qui con il suo Grupo, il celeberrimo trombettista Paolo Fresu con I Virtuosi Italiani, il poliedrico maestro francese Richard Galliano, il grande saxofonista Federico Mondelci, l’intensa Elena Bucci, quest’anno premio alla carriera ERF, il celebre pianista ungherese János Balázs con il progetto György Cziffra Days, il versatile compositore britannico Gabriel Prokofiev, nipote del noto Sergei, con una prima esecuzione assoluta e una prima italiana, i grandi interpreti del pianoforte Maurizio Baglini e Jin Ju, le preziose orchestre de I Solisti Aquilani e dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini, insieme a tanti altri grandi interpreti della musica internazionale e a giovani promesse della scena contemporanea.
Fin dall’inaugurazione, le coordinate del viaggio sono chiare: apre il festival Ute Lemper, artista immensa, versatile come poche altre, che oggi alla Rocca Sforzesca di Imola con il suo gruppo offrirà un personale omaggio a Piazzolla; un altro omaggio speciale sarà invece affidato alla giovane orchestra La Toscanini NEXT, segno questo del rinnovato impegno di ERF nell’aprire e consolidare strade per i nuovi talenti, che sotto la direzione di Roger Catino chiuderà il festival il 9 settembre sempre alla Rocca Sforzesca di Imola, con un programma incentrato sulle più belle colonne sonore vincitrici di premi Oscar.
Versatilità di organici, versatilità di repertori ed espressioni artistiche, ma anche versatilità dei luoghi che come sempre, insieme agli artisti, sono i protagonisti del festival.
Tra le altre location, il festival quest’anno torna nella Business Lounge dell'Aeroporto Marconi di Bologna, ma anche a Palazzo Fantini di Tredozio con il suo il meraviglioso giardino all'italiana, all’antico Palazzo Tozzoni di Imola, nel Chiostro del Monastero di San Francesco di Mordano, all’Arena San Domenico di Forlì, alla Chiesa di San Lorenzo di Varignana con la sua cripta del IX secolo, nel Parco S. Guido Abate dell’Abbazia di Pomposa, all’Arena di Palazzo Bellini a Comacchio, nei musei faentini MIC e Carlo Zauli e in molti altri luoghi poco conosciuti o aperti al pubblico unicamente in queste occasioni, capaci di lasciare un ricordo indelebile.
I GRANDI INTERPRETI INTERNAZIONALI
Grandi autori e interpreti internazionali per la stagione 2022 di Emilia Romagna Festival. Dopo l’inaugurazione con Ute Lemper e il suo ensemble su musiche di Astor Piazzolla e di altri autori della Parigi anni’50 strettamente connessi al percorso di Piazzolla (5 luglio, Rocca Sforzesca, Imola), è la volta di Back to Bach, l’ambizioso progetto che vede protagonisti Paolo Fresu e I Virtuosi Italiani diretti da Alberto Martini in un programma che accosta il repertorio e lo spirito della musica barocca al jazz e all’improvvisazione (nell’ambito di Forlì Grande Musica, 8 luglio, Arena San Domenico). A seguire, un altro grandissimo artista che da oltre cinquant'anni incanta i palcoscenici di tutto il mondo, Richard Galliano, per un concerto in solo con la sua fisarmonica e uno strumento che si è fatto costruire appositamente, il melowtone (9 luglio, Arena di Palazzo Bellini, Comacchio). Sulla scia dei grandi interpreti internazionali, arriva Jin Ju, la celebre pianista cinese acclamata dalla critica mondiale fin dalla sua vittoria del terzo premio al Concorso Cajkovskij di Mosca, primo dei concerti organizzati in collaborazione con la Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro” (nell’ambito di Forlì Grande Musica, 12 luglio, Arena San Domenico).
Un'altra grande star del pianoforte, Maurizio Baglini, è in cartellone quest’anno con un progetto particolarmente originale dal titolo “Beethoven secondo Liszt: la Nona Sinfonia” (nell’ambito di Forlì Grande Musica, 20 agosto, Arena San Domenico). Sarà, invece, l’Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini, un’eccellenza del territorio e tra le più importanti compagini orchestrali italiane, accompagnata dal violino solista e concertatore di Mihaela Costea, musicista di grande livello interpretativo e di evidenti doti virtuosistiche, ad aprire i concerti della tradizionale rassegna “Musica Pomposa” (15 luglio, Parco S. Guido Abate dell’Abbazia di Pomposa- Codigoro). Segue un altro evento di punta, la prima esecuzione assoluta di Dante Concerto, opera commissionata da ERF a Gabriel Prokofiev, autore di partiture d’ispirazione classica e nello stesso tempo DJ e producer di hip-hop, grime e musica elettronica, nell’interpretazione de I Solisti Aquilani, tra le più prestigiose formazioni cameristiche internazionali, qui diretta da Aldo Sisillo, col flauto solista e dedicatario Massimo Mercelli, (16 luglio, Chiesa di San Domenico, Imola).
Ritroveremo Prokofiev a settembre, questa volta come compositore in residenza e interprete di un esclusivo progetto, Breaking Screens, nato dalla collaborazione tra ERF e l’Accademia Stauffer di Cremona, tra le più prestigiose istituzioni musicali italiane. Insieme a Gabriel Prokofiev, gli archi del Quartetto Noûs, Zoe Canestrelli alla viola e Marcello Sette al violoncello, daranno vita a un concerto in cui le composizioni di Prokofiev per archi e electronics interagiscono tra di loro, con una prima esecuzione italiana (nell’ambito di Concerti al Museo Diocesano, 6 settembre, Chiostro del Palazzo Vescovile, Imola; e nell’ambito di Forlì Grande Musica, 7 settembre, Sala del Refettorio Musei San Domenico).
Il concerto successivo vedrà come protagoniste assolute le chitarre degli Aïghetta Quartett, il celebre quartetto di Montecarlo, con un programma di composizioni originali e trascrizioni, da Rossini, De Falla e Bizet (18 luglio, Convento dei Cappuccini, Castel San Pietro Terme).
Dal Brasile una serata di grande jazz e contaminazioni con un mito della musica d’ogni tempo, il leggendario polistrumentista e compositore che Miles Davis dichiarò essere "uno dei più impressionanti musicisti al mondo", creatore di straordinarie armonie e mirabolanti arrangiamenti, Hermeto Pascoal e il suo ‘Grupo’, in un concerto dove ai grandi successi della sua carriera saranno accostate improvvisazioni su vari strumenti e oggetti insoliti (26 luglio, Arena di Palazzo Bellini, Comacchio). Dal Brasile alla Lettonia, con Aina Kalnciema, finissima interprete bachiana del clavicembalo e artista di fama internazionale, qui alle prese con un repertorio che affronterà brani non solo di Bach, ma anche di Müthel, Scarlatti e Bortnjans’kyj (31 luglio, Chiesa di San Lorenzo, Varignana). In agosto torna un concerto dove la chitarra sarà la protagonista assoluta, ne sarà interprete Massimo Felici, ritenuto uno dei migliori chitarristi europei, che eseguirà pagine di Brouwer, Castelnuovo-Tedesco, Asencio, Dodgson, Giuliani, Cimarosa e Purcell (23 agosto, Museo Carlo Zauli, Faenza).
Da non dimenticare a settembre, il consueto appuntamento con il Galà Lirico di Villa La Babina, che quest’anno vede sul palco stelle in ascesa della lirica italiana, già approdate in alcuni tra i più importanti teatri nel mondo, tra cui il soprano Elisa Balbo accompagnata dal pianoforte di Davide Cavalli (3 settembre, Villa La Babina, Sasso Morelli). E prima della chiusura con La Toscanini Next, il singolare concerto per tromba e organo con un fuoriclasse della tromba come lo spagnolo Vicente Campos, grande professionista e musicista coltissimo, qui con Sergio Perez, già considerato uno dei più promettenti trombettisti della sua generazione, insieme a un altro straordinario solista, l’organista Giulio Mercati, musicista versatile con un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero (nell’ambito di Forlì Grande Musica, (5 settembre, Chiesa di Sant’Antonio Abate in Ravaldino).
I PROGETTI SPECIALI
"LA LIBERTÀ DELLA MUSICA": UN OMAGGIO A GYÖRGY CZIFFRA - Emozione senza limiti, libertà e tecnica sovrumana: sono queste le caratteristiche del pianismo di György Cziffra, che saranno celebrate a Imola da Emilia Romagna Festival, dopo Londra, Parigi e Vienna, in occasione dei 100 anni dalla nascita nel 2021, nell'ambito del György Cziffra Memorial Year, fra gli Anniversari dell'UNESCO. Il festival commemorerà per due giorni questa figura unica tra i pianisti di fama mondiale con due concerti, una mostra e un incontro. Protagonista di questa due giorni, il pluripremiato pianista ungherese János Balázs che presenterà l'eredità di Cziffra, in due date: il 10 luglio al Chiostro del Palazzo Vescovile, in un concerto di tre giovani astri nascenti della scena musicale ungherese, Gergely Devich (violoncello) la cantante Orsolya Janszó e László Borbély (pianoforte); e l’11 luglio alla Rocca Sforzesca, che lo vedrà interprete con il gruppo gipsy Sárközy Lajos Jr Ensemble.
PREMIO ALLA CARRIERA ERF – Sarà l’attrice Elena Bucci a ricevere il Premio alla Carriera ERF 2022, riconoscimento istituito nel 2010 con cui il Festival intende omaggiare i grandi protagonisti della scena artistica internazionale che con il loro genio onorano la musica e le arti. L’attrice romagnola, anche autrice e regista, da tempo fa sbocciare proposte musicali del festival attraverso lo spettro vocale della prosa, e ha permesso più volte al pubblico di comprendere la personalità di autori e personaggi storici con letture in musica. La consegna del premio si svolgerà il 6 agosto nella suggestiva cornice di Palazzo Fantini a Tredozio, per l’occasione la Bucci riproporrà una delle sue corde più sensibili, testi tratti dalle lettere di Chopin e dalle opere di George Sand, accompagnata dal pianoforte di Daniele Lasta.
TANGO ALL’OPERA - La grande tradizione dell’opera italiana incontra i ritmi del tango e del folclore argentino il primo giorno di agosto nel Parco S. Guido Abate dell’Abbazia di Pomposa: le immortali arie, duetti e sinfonie dei grandi operisti italiani come Rossini, Verdi e Puccini, assumono un colore nuovo, vibrante ed originale, nelle rivisitazioni di Roberto Molinelli, affidate alla virtuosità della viola di Anna Serova e dei Tango Sonos (Antonio Ippolito al bandoneon e Nicola Ippolito al pianoforte). Il progetto Tango all’Opera intende mostrare quanto il tango, per via delle varie immigrazioni che si sono succedute in Argentina, sia stato influenzato da mondi molto distanti geograficamente come l’opera italiana, la canzone napoletana e i ritmi e le forme musicali di derivazione africana. Realizzato con l’alto patrocinio dell’Ambasciata Argentina in Italia, vedrà sul palco anche due ballerini professionisti di tango, Andrea Vighi e Chiara Benati.
Rimanendo nell’ambito delle sonorità sudamericane, altri due progetti: il 21 luglio al Parco S. Guido Abate dell’Abbazia di Pomposa, Brasil ‘900 con i Cuartet – Roberto Porroni alla chitarra, Alberto Ferrari al clarinetto e al C-Melody, Marija Drincic al violoncello e Marco Ricci al contrabbasso - un originale ensemble che intende proporre in una nuova dimensione timbrica la musica brasiliana e argentina del ‘900, qui accompagnato dalla voce di Priscila Ribas; il 22 luglio alla Rocca di Bagnara di Romagna, è invece il turno di Argentina y Oriente con Donato D’Antonio alla chitarra e Vanni Montanari al flauto, un duo di musicisti eclettici e solidali, che quest’anno festeggiano i primi 26 anni di carriera insieme e l’uscita, a breve, per la Emi Vinci dell’omonimo CD dedicato ad Astor Piazzolla.
STORIA DI UN GESÙ – In occasione dei cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, il 7 agosto al Chiostro del Carmine di Lugo, il festival intende ricordarlo e omaggiarlo con Storia di un Gesù, progetto realizzato insieme al Plautus Festival, che vede I Solisti della Filarmonica Vittorio Calamani con Massimo Mercelli al flauto e Guido Barbieri voce recitante, qui anche autore dei testi insieme a Fabiana Piersanti, rievocare attraverso compositori come Bach, Spinosa, (commissione ERF), Debussy e Nyman le immagini del Vangelo secondo Matteo, insieme al suo indimenticabile protagonista Enrique Irazoqui, scomparso nel 2020.
Tra gli altri progetti speciali, La Vie in Blue, con il Gershwin Quintet, ensemble al femminile composto da quattro sax e un pianoforte, qui insieme alla cantante e arrangiatrice sammarinese, Sara Jane Ghiotti, per un omaggio al compositore George Gershwin e alla grande cantante francese Edith Piaf (8 agosto, Giardino della Rocca “T. Melandri”, Russi); e la rassegna In Tempo, una serie di appuntamenti dalla musica classica al jazz, in luoghi prestigiosi di Faenza.
RISING STARS: I GIOVANI TALENTI
Emilia Romagna Festival da sempre si impegna nella promozione delle nuove leve del concertismo nazionale e internazionale, collaborando con alcuni dei migliori Concorsi di Musica internazionali e ospitando ogni anno chi ne ha raccolto gli allori. Torna così anche per questa edizione Primo Premio! la storica sezione dedicata ai giovani interpreti provenienti da prestigiosi concorsi italiani e internazionali, che si apre con il Duo Polaris, vincitori del Primo Premio al Concorso Internazionale “Marcello Pontillo” di Firenze nel 2019 (27 luglio, Parco S. Guido Abate dell’Abbazia di Pomposa, Codigoro); a seguire quattro concerti del Risus Quartet, quartetto d’archi al femminile proveniente dalla Corea del Sud, in residenza al festival, vincitore del primo premio e della medaglia d’oro al prestigioso Fischoff Chamber Music Competition (USA), con cui ERF torna a collaborare dopo due anni di pandemia (nell’ambito di Forlì Grande Musica, 30 luglio, Chiostro della Chiesa di Santa Lucia; 2 agosto, Rocca, Riolo Terme; 4 agosto, Chiostro del Palazzo Vescovile, Imola; 5 agosto, Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo, Fontanelice); e si chiude con Michelle Candotti, vincitrice del primo premio nel 2021 del Concorso Internazionale Pianistico “Andrea Baldi” (9 agosto, Chiesa di San Girolamo, Tossignano).
Di giovani talenti in ascesa è composta anche La Toscanini Next - orchestra in residenza a ERF 2022- già ricordata per il concerto di chiusura dal titolo emblematico “Colonne sonore da Oscar”; il concerto sarà preceduto dalla proiezione in anteprima assoluta di "27 dollari, the DREAM", un cortometraggio di 12 minuti realizzato da Imagem in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Bologna e il Teatro Comunale di Bologna e la sua Scuola dell’Opera. La Toscanini Next sarà protagonista, sia in formazione da camera sia come ensemble, di altre tre tappe di altissima caratura, dalla musica classica alle colonne sonore più note del cinema (13 luglio, Parco Piancastelli, Fusignano; 28 luglio, Chiostro del Monastero di San Francesco, Mordano; nell’ambito di Forlì Grande Musica, 3 agosto, Arena San Domenico).
Tra gli altri giovani e giovanissimi che calcheranno i palchi di Emilia Romagna Festival 2022, ricordiamo: gli Spooney Rhythm, un quartetto di sax che ha già collaborato con numerose formazioni funk, blues, jazz e soul del territorio, qui con un programma di canzoni senza tempo, melodie sudamericane e hit del momento (19 luglio, Business Lounge dell’Aeroporto Guglielmo Marconi, Bologna); il duo composto dal virtuoso di bandoneon Giancarlo Palena e dal pluripremiato chitarrista Dimitrios Soukaras con musiche di Piazzolla e Chiacchiaretta (20 luglio, Giardino della Biblioteca Comunale, Alfonsine); la Young Musicians European Orchestra, con due concerti, il primo tutto dedicato a Vivaldi, il secondo con musiche anche di Bach e Händel, insieme al grande mezzosoprano Daniela Pini (nell’ambito di Forlì Grande Musica, 24 luglio, Arena San Domenico; 10 agosto, Parco S. Guido Abate dell’Abbazia di Pomposa, Codigoro); il duo formato dall’arpista Agnese Contadini, che pur giovanissima sta riscuotendo lodi e menzioni anche a livello internazionale, e dall’affermato flautista Filippo Mazzoli, entrambi romagnoli, con Masterpieces for Flute and Harp (26 luglio, Rocca, Riolo Terme); il giovane e pluripremiato compositore imolese di colonne sonore e pianista Gian Marco Verdone con un programma di musiche da lui scritte negli ultimi tre anni in ambito cinematografico (29 luglio, Cortile di Palazzo Tozzoni, Imola); l’Orchestra Giovanile Italiana di Sassofoni diretta da Federico Mondelci, da oltre trent’anni uno dei più apprezzati interpreti della scena internazionale,(1 agosto, Rocca, Bagnara di Romagna); i Solisti e l’Orchestra senior della Scuola Italiana d’Archi, punto di riferimento per i giovani talenti che vogliono approfondire lo studio degli strumenti ad arco ispirandosi alle tradizioni delle antiche scuole italiane (7 agosto, Arena San Domenico, Forlì); il giovane pianista Francesco Maria Navelli con un concerto in memoria della nota pianista Paola Bruni, originaria di Alfonsine, scomparsa prematuramente nel 2019 (24 agosto, Giardino della Biblioteca Comunale, Alfonsine); il giovane percussionista Gabriele Fiorio vincitore del Premio della Giuria del Concorso Città di Pesaro, qui con suo padre, l’affermato flautista imolese Fulvio Fiorio (nell’ambito di Forlì Grande Musica, 30 agosto, Chiesa della Santissima Trinità); e per finire, il duo composto dalla flautista Euridice Pezzotta e dalla pianista Marianna Tongiorgi, entrambe con una brillante carriera già ricca di importanti premi ottenuti in prestigiosi e significativi concorsi nazionali (4 settembre, Teatro Cassero, Castel San Pietro Terme).