Farnesina: la Shoah capitolo più tragico della storia europea
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- Redazione
In occasione del “Giorno della Memoria”, che si celebra oggi, 27 gennaio, in Italia e nel mondo, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale si unisce alla commemorazione e al ricordo delle vittime della Shoah, “il capitolo più tragico della storia europea”.
“Anche in qualità di Presidente del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa”, si legge in una nota della Farnesina, “l’Italia ribadisce il suo impegno assoluto nella lotta contro ogni forma di discriminazione e intolleranza, a cominciare dall’antisemitismo”.
“Assistiamo a crescenti ed inaccettabili rigurgiti di antisemitismo, episodi di violenza contro membri della comunità ebraica e diffusi tentativi di banalizzazione, negazione e distorsione della Shoah, che si nutrono di vecchi e nuovi stereotipi, amplificati dalla diffusione della comunicazione digitale”, prosegue la nota. “Di fronte a queste tendenze preoccupanti l’Italia è determinata a non abbassare la guardia e ad intensificare gli sforzi tesi a preservare la Memoria dell’Olocausto, anche attraverso attività di educazione e informazione dirette soprattutto alle nuove generazioni”.
“A conferma di questo solenne impegno”, ricorda la Farnesina, “l’Italia ha sostenuto con forza la risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla negazione e distorsione dell’Olocausto, promossa da Israele e Germania e adottata significativamente il 20 gennaio scorso, giorno in cui ricorre l’ottantesimo anno dalla sciagurata Conferenza di Wannsee che concepì la cosiddetta “soluzione finale della questione ebraica””.
“La memoria della Shoah deve guidarci nell’impegno costante di costruzione di società sempre più inclusive e tolleranti, basate sul pieno rispetto della dignità di ogni essere umano”, conclude la nota del Maeci. “La conoscenza e la comprensione della Shoah, e la lotta contro ogni forma di negazione e distorsione di tale immane tragedia, sono elementi imprescindibili per preservare i valori fondanti della Repubblica e del progetto europeo”.