Da lunedì 21 marzo la Francia farà a meno delle mascherine anti-covid e del green pass al chiuso, nei negozi e nelle scuole, mentre rimarrà in vigore sui mezzi pubblici e nelle strutture sanitarie, mentre sui luoghi di lavoro la decisione spetterà alle singole aziende. E anche se il ministro della Salute francese Olivier Veran, citato da Le Parisien, sottolinea che “il fatto di togliere le mascherine, di non presentare più il pass, non significa che dobbiamo smettere di essere vigili, per noi stessi o per gli altri", quello che succede Oltralpe finisce per influenzare anche il dibattito in Italia, dove la fine dello stato di emergenza sanitaria è previsto per fine mese, ma il super green pass dovrebbe rimanere in vigore, almeno parzialmente, per ora fino al 15 giugno

. Una politica che ovviamente è criticata dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che invita sui social a firmare la petizione ‘basta Green pass: “ Mentre le altre Nazioni allentano o tolgono le restrizioni, qui in Italia ci tocca la sfortuna di avere Speranza Ministro della Salute. Il parere dei virologi conta solo se fa comodo alla narrazione del governo?”. Ma anche una buona fetta della stessa maggioranza spinge per un rapido allentamento delle misure, a partire dalla Lega di Matteo Salvini (“Il 31 marzo, con la fine dello stato di emergenza la richiesta è di togliere green pass, super green pass, tutti i divieti e le restrizioni come sta facendo la grande maggioranza dei Paesi europei") per arrivare a una buona fetta di parlamentari del Movimento 5 Stelle, che mette nero su bianco la richiesta al leader del Movimento Giuseppe Conte: “Non abbiamo ancora avuto riscontro su quel cronoprogramma (annunciato da Draghi settimane fa) in merito all'allentamento ed il superamento delle restrizioni entro il 31 marzo, data di fine stato d'emergenza. Questa riteniamo sia la posizione da perseguire”. Ma con i casi di nuovo in lenta ma costante risalita, sarebbe la scelta giusta? Per Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, no: "Le nuove varianti Omicron, la 2 e la 3 sono contagiosissime, molto più della prima. Da fine mese non si devono aprire i rubinetti istantaneamente, sarebbe meglio che l'utilizzo del Green Pass ed altre restrizioni rimanessero ancora e venissero tolte progressivamente dal 31 marzo”.