In occasione della Giornata della Memoria, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, si è unito alla commemorazione e al ricordo delle vittime della Shoah, affinché la memoria di questo genocidio, che rappresenta un crimine senza precedenti nella storia dell’umanità, resti viva anche nelle generazioni più giovani.
“Questa Giornata non ci impone solamente di ricordare i milioni di morti, le sofferenze e gli orrori subiti da tante vittime innocenti, ma è un monito per prevenire e combattere ogni germe di razzismo, antisemitismo, discriminazione e intolleranza”, ha detto Tajani.


“Assistiamo purtroppo a crescenti e preoccupanti rigurgiti di antisemitismo in diverse aree del mondo e a diffusi tentativi di banalizzazione, negazione e distorsione della Shoah, che si alimentano di vecchi e nuovi stereotipi, amplificati anche nello spazio digitale”, ha poi osservato il ministro, assicurando che, “di fronte a queste allarmanti tendenze, l’Italia è determinata a restare sempre vigile e a intensificare gli sforzi tesi a preservare la Memoria della Shoah“.
Secondo Tajani, “la conoscenza e la comprensione della Shoah e la lotta contro ogni forma di negazione e distorsione di tale immane tragedia sono elementi imprescindibili per preservare i valori fondanti della Repubblica e della nostra casa comune europea, costruita sulle comuni radici giudaico-cristiane”.
“A conferma di questo assoluto impegno”, ha rimarcato il ministro Tajani, “l’Italia ha adottato la definizione di antisemitismo dell’IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance), di cui è orgogliosamente parte, e ha sostenuto con forza la risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla negazione e distorsione dell’Olocausto, promossa da Israele e Germania e adottata significativamente il 20 gennaio 2021, giorno in cui ricorreva l’ottantesimo anno dalla sciagurata Conferenza di Wannsee che concepì la cosiddetta “soluzione finale” della questione ebraica”.