DDL SICUREZZA: TERRORISMO, CANAPA, DASPO URBANO, COSA PREVEDE
- Details
- Redazione
Il disegno di legge sulla sicurezza, noto come "ddl sicurezza", che è stato approvato dalla Camera il 18 settembre introduce una serie di misure per rafforzare il contrasto al terrorismo, alla criminalità organizzata e migliorare la sicurezza urbana. È articolato in sei capi, ognuno dei quali affronta specifici ambiti di intervento. La prima parte si concentra sulla prevenzione e il contrasto al terrorismo e alla criminalità organizzata. Tra le principali novità, viene introdotto nel codice penale il reato di detenzione e divulgazione di istruzioni per compiere atti di terrorismo, inclusi quelli con esplosivi e sostanze tossiche.
Si rafforzano i controlli sul noleggio di autoveicoli, estendendoli ai reati di criminalità organizzata. Inoltre, si prevedono modifiche alle norme antimafia, estendendo i divieti a imprese in contratti di rete e introducendo eccezioni per evitare conseguenze sociali gravi per i soggetti sottoposti a tali misure. Il secondo capo riguarda la sicurezza urbana: viene introdotto il reato di occupazione abusiva di immobili, con una procedura accelerata per il rilascio delle proprietà occupate. Si prevede un inasprimento delle pene per danneggiamenti durante manifestazioni pubbliche, e si rafforza il "Daspo urbano" per chi commette reati contro la persona o il patrimonio nei pressi delle infrastrutture di trasporto. Viene inoltre criminalizzato il blocco stradale o ferroviario effettuato con il proprio corpo, trasformandolo da illecito amministrativo a reato. Il terzo capo mira a tutelare il personale delle forze dell’ordine e delle forze armate. Si introducono aggravanti per reati di violenza contro pubblici ufficiali e nuove norme per proteggere gli agenti, tra cui il reato di lesioni personali contro forze di polizia durante il servizio. Viene autorizzato l'uso di videosorveglianza indossabile da parte degli agenti, mentre sono previsti rimborsi per le spese legali in caso di indagini o procedimenti legati all’attività di servizio. Il quarto capo istituisce un albo di esperti per sostenere gli operatori economici vittime di usura, facilitandone il reinserimento nell’economia legale. Il La quinta parte introduce norme sull'ordinamento penitenziario. Prevede aggravanti per reati commessi all'interno delle carceri, come istigazione alla rivolta, e incentiva il lavoro per i detenuti, sia all’interno che all’esterno degli istituti penitenziari, con vantaggi fiscali per le aziende che li assumono. L'ultimo capo conclude il provvedimento con una clausola di invarianza finanziaria, che specifica che le misure introdotte non devono comportare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.