La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata l'unica leader europea a presenziare all'insediamento di Donald Trump (il 20 gennaio ndr) come 47º presidente degli Stati Uniti, avvenuta a Washington: un fatto che non è passato inosservato, né in Italia né nel panorama internazionale. La sua presenza, se da un lato rafforza i rapporti bilaterali con Washington, dall'altro solleva nelle opposizioni interrogativi sulla strategia italiana in politica estera, soprattutto in relazione all'Unione Europea.

A Washington c’erano figure di spicco come il presidente argentino Javier Milei, l’ex primo ministro britannico Boris Johnson, e personalità del calibro di Mark Zuckerberg e Jeff Bezos oltre che ovviamente Elon Musk, ma ha pesato l'assenza di tutti i principali leader europei, da Olaf Scholz a Emmanuel Macron passando per Ursula von der Leyen, è stata notata. Il cancelliere tedesco, in un forum a Berlino, ha ribadito la necessità per l'Europa di mantenere una posizione ferma nei confronti dell'amministrazione Trump, segnalando una chiara distanza ideologica rispetto al nuovo presidente americano. La giornata di Meloni è iniziata con la partecipazione alla tradizionale funzione religiosa a St. John's Church, a pochi passi dalla Casa Bianca, accanto a Trump e altre personalità.  La scelta della Premier italiana di partecipare all'evento ha scatenato un acceso dibattito politico e mediatico. Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, ha definito l'episodio un “tradimento verso l'Europa”, accusando Meloni di “piegarsi al sovranismo trumpiano” a scapito dell'unità europea e d ignorare le  sfide comuni come il cambiamento climatico e i diritti umani. Anche altri esponenti dell'opposizione hanno sollevato dubbi sulla coerenza della linea politica del governo, sottolineando il rischio di isolamento dell'Italia rispetto ai principali partner europei. Paolo Capone, segretario generale dell'UGL, ha invece elogiato la Premier, definendo la sua presenza un segnale di “crescente centralità dell'Italia nello scenario internazionale”. Il quotidiano francese Le Monde ha descritto Meloni come la “nuova amica europea” di Trump, evidenziando “lampanti convergenze ideologiche” tra la Premier italiana, il leader statunitense e figure come Elon Musk. Parigi osserva come Meloni stia cercando di posizionare l'Italia come una testa di ponte per una “reazionaria e nazionalista internazionale”, un'ipotesi che divide gli analisti tra chi intravede un'opportunità e chi teme una deriva isolazionista. Meloni, da parte sua, ha giustificato la sua presenza come  un'opportunità per “rafforzare le relazioni su sfide globali”.