Primo ok da parte della Camera alla riforma che sdoppia il Consiglio superiore della magistratura, creando un organismo giudicante e un altro requirente, e introducendo il sorteggio come criterio per la selezione dei loro membri. È il primo passo per l’introduzione della separazione delle carriere, da lungo tempo cavallo di battaglia del centrodestra, e salutato come una vittoria dal ministro della Giustizia Carlo Nordio: “La separazione delle carriere è stata un grande successo del mio governo e della mia storia personale.

Comprendo che le cose che ho scritto in questi ultimi 30 anni possono essere non completamente realizzate, ma la madre delle riforme, che è la separazione delle carriere e soprattutto l'istituzione dell'alta corte di giustizia e il sorteggio dei magistrati, avrà a seguire tutta una serie di conseguenze positive per la stessa magistratura". La strada però, ammette Nordio, è ancora lunga e non priva di ostacoli, dal momento con ogni probabilità si dovrà ricorrere al referendum, “sia per una ragion pura, perché non vi saranno i due terzi sia per una ragione pratica: per una materia così complessa, delicata, e anche di grande sensibilità politica, è bene che si pronunci il popolo”. Un'altra novità di rilievo è la creazione dell'Alta Corte disciplinare, organo indipendente con competenza esclusiva sulle questioni disciplinari che riguardano magistrati giudicanti e requirenti. La riforma, però, non è stata e non sarà priva di dibattito: le opposizioni infatti si sollevano preoccupazioni sull'efficacia del sorteggio nel garantire competenza e rappresentatività, ma anche sull'impatto stessa della separazione sull'unitarietà della funzione giudiziaria.