Dalla commissione Bilancio della Camera via libera il 1° aprile alla risoluzione di maggioranza sul nuovo Def, con i voti della maggioranza e l'astensione di Azione. No delle opposizioni, cui è stato bocciato un emendamento che chiedeva tra l’altro l'inserimento di una programmazione triennale. Nel nuovo Def, atteso alle Camere entro il 10 aprile, il testo approvato impegna a fornire i progressi sul Piano strutturale di bilancio e le "previsioni tendenziali a legislazione vigente, riferite all'orizzonte 2025-2027, del quadro macroeconomico, dei flussi di entrata e di uscita del conto economico delle amministrazioni pubbliche e del conto di cassa delle amministrazioni pubbliche, articolate per sottosettori, e le medesime informazioni relative all'anno 2028".

Protestano le opposizioni: “Quello che è accaduto alla Camera non può accadere anche al Senato. A Montecitorio è stato votato a maggioranza il modello di nuovo Def. Questi sono passaggi che tendenzialmente si fanno all’unanimità o a larghissima maggioranza, con parte dell’opposizione che al massimo si astiene. I nostri colleghi alla Camera hanno invece votato contro perché il governo si è impuntato nel non garantire i dati macroeconomici per il triennio e in particolare per il 2028. La verifica da parte dell’Upb sarà inevitabile e necessaria. Anche altri paesi in Ue forniranno i dati macroeconomici sul triennio. Quello che ci preoccupa di più sono le valutazioni sulla crescita del Paese e su come impatta l’inflazione sui diritti universali.