MATTARELLA CHIEDE MODIFICHE ALLA LEGGE MORANDI
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- Redazione
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato sottoposto in settimana a un intervento chirurgico per l'impianto di un pacemaker presso l'Ospedale Santo Spirito in Sassia a Roma. L'operazione, programmata in seguito a recenti accertamenti cardiologici, si è conclusa con successo. Le condizioni del Capo dello Stato sono stabili, e la degenza post-operatoria si sta svolgendo regolarmente. La notizia ha suscitato un'ondata di messaggi di auguri e vicinanza da parte del mondo politico e istituzionale: “Al presidente Mattarella i miei più sentiti auguri per un pronto e pieno ristabilimento.
L'Italia lo attende presto, con la forza e la dedizione di sempre", è stato il messaggio della premier Giorgia Meloni. Nella stessa giornata Mattarella aveva promulgato la legge recante “Benefici in favore delle vittime di eventi dannosi derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo nazionale”, approvata dal Senato il 21 novembre 2024 e dalla Camera il 20 marzo 2025 inviando la seguente lettera: “Ho provveduto alla promulgazione – scrive il capo dello Stato - riscontrando nella decisione del Parlamento una significativa manifestazione di solidarietà nei confronti della sofferenza dei familiari di vittime di eventi drammatici. Non posso peraltro sottrarmi al dovere di segnalare taluni punti che non appaiono in linea con principi e norme della Costituzione. Suscita in primo luogo riserve la limitazione dei benefici previsti alla sola ipotesi di ‘vittime di eventi dannosi derivanti da cedimenti totali o parziali di infrastrutture stradali o autostradali di rilievo nazionale’. A parte l’incertezza interpretativa della categoria di infrastruttura ‘di rilievo nazionale’ che non risulta di agevole determinazione, non è ragionevole e contrasta con il principio di eguaglianza di cui all’articolo 3 della Costituzione l’esclusione di analoghi benefici nel caso di vittime di cedimenti di altre sedi stradali. Appare quanto meno fortemente dubbia anche la conformità al principio di eguaglianza della decisione di limitare i benefici ai casi di cedimenti stradali. Abbiamo purtroppo registrato, in passato, vittime causate da eventi relativi a strutture di altra natura, in particolare il cedimento di scuole, primo fra tutti il caso del crollo di una scuola elementare con la morte di tanti bambini presenti nelle aule con i loro maestri. Non si comprende pertanto perché non venga preso in considerazione ogni altro malaugurato evento analogo: basta pensare a ospedali, a strutture in cui si svolgono eventi sportivi o spettacoli, a strutture di altro genere. In aggiunta a tali rilievi di portata generale, desidero richiamare l’attenzione su alcune specifiche previsioni della legge. Per quanto riguarda l’articolo 2, comma 4, lettera b), sottolineo che - nonostante rechi il riferimento a ‘i figli, in mancanza del coniuge superstite’ – il testo va necessariamente interpretato nel senso che beneficiari dell’elargizione devono intendersi tutti i figli di ciascuna vittima, ivi inclusi quelli da rapporti di convivenza o di unioni civili. In caso contrario, si opererebbe un’inaccettabile discriminazione tra i figli delle vittime sulla base dello stato civile dei genitori, in aperto contrasto con l’articolo 3 della Costituzione".