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L’obiettivo del governo era il ritorno alla normalità, i provvedimenti approvati in cdm riconoscono che questo ormai è uno stato a cui siamo arrivati. Sono provvedimenti molto importanti che eliminano quasi tutte le restrizioni che hanno limitato i nostri comportamenti nei mesi passati”. Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo il Cdm del 17 marzo che ha approvato all’unanimità il decreto sull'uscita dalla fase di emergenza: “A fine marzo terminerà lo stato di emergenza, per quella data scioglieremo il Cts, il cui lavoro non è finito ma continuerà con l’Iss e con il Consiglio superiore di sanità”.
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Su impulso del ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, la Farnesina ha convocato la prima riunione tecnica di un Gruppo di Lavoroincaricato di valutare l’impatto complessivo del conflitto russo-ucraino a danno delle aziende italiane che esportano verso quell’area.
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“Dal 24 febbraio, diversi bambini sono stati uccisi in Ucraina. Molti di più sono rimasti feriti. E più di 1,5 milioni di bambini sono fuggiti dal paese. Detto in altro modo, in media, ogni giorno in Ucraina dall'inizio della guerra, più di 75.000 bambini sono diventati rifugiati. Ogni giorno”. A dare questa triste e inquietante notizia è stato il Portavoce dell'UNICEF, James Elder, alla conferenza stampa al Palazzo delle Nazioni a Ginevra.
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“Questo consiglio europeo informale è stato veramente un successo, raramente ho visto l’Ue così compatta. Nelle discussioni c’è stato uno spirito di solidarietà su tutti gli argomenti che non credo di ricordare nei tanti Consigli europei a cui ho partecipato”. Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, a conclusione del vertice informale dei capi di Stato e di governo dell’Ue dell’11 marzo. “La risposta alla situazione energetica è fondata su 4 pilastri”, spiega Draghi: diversificazione, nei confronti di altri fornitori di gas rispetto al gas russo e attraverso la sostituzione di fonti fossili con rinnovabili; introduzione di un tetto di prezzo al gas;
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Da lunedì 21 marzo la Francia farà a meno delle mascherine anti-covid e del green pass al chiuso, nei negozi e nelle scuole, mentre rimarrà in vigore sui mezzi pubblici e nelle strutture sanitarie, mentre sui luoghi di lavoro la decisione spetterà alle singole aziende. E anche se il ministro della Salute francese Olivier Veran, citato da Le Parisien, sottolinea che “il fatto di togliere le mascherine, di non presentare più il pass, non significa che dobbiamo smettere di essere vigili, per noi stessi o per gli altri", quello che succede Oltralpe finisce per influenzare anche il dibattito in Italia, dove la fine dello stato di emergenza sanitaria è previsto per fine mese, ma il super green pass dovrebbe rimanere in vigore, almeno parzialmente, per ora fino al 15 giugno
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È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di ieri, 8 febbraio, il decreto del Ministero dell’Interno che, di concerto con la Farnesina, ogni anno pubblica il numero dei cittadini italiani residenti all’estero, sulla base dei dati dell'elenco aggiornato, riferiti al 31 dicembre dell'anno precedente, come stabilito dall’articolo 7, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2003, n. 104, cioè dal regolamento di attuazione della Legge Tremaglia (549/2001) sul voto all’estero. Il decreto è stato emanato il 28 gennaio, a firma dei ministri Lamorgese e Di Maio.
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Nei primi 2 anni di pandemia i 10 uomini più ricchi del mondo hanno più che raddoppiato i loro patrimoni, passati da 700 a 1.500 miliardi di dollari, al ritmo di 15.000 dollari al secondo, 1,3 miliardi di dollari al giorno. Nello stesso periodo si stima che 163 milioni di persone siano cadute in povertà a causa della pandemia.
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L’emergenza sanitaria, economica e sociale in atto richiama “al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento”, a “non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati”. Sono le parole con cui il capo dello Stato Sergio Mattarella ha accolto la sua riconferma al Colle, al termine dell'incontro con i presidenti del Senato Elisabetta Casellati e della Camera Roberto Fico, che gli hanno comunicato l'esito dell’ottavo scrutinio in cui è stato eletto presidente della Repubblica con 759 voti.
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È dunque arrivata, finalmente, all’ottavo scrutinio, la proclamazione del nuovo Presidente della Repubblica. È, per la seconda volta nella storia dopo Giorgio Napolitano, una rielezione: il Capo dello Stato uscente, Sergio Mattarella, resterà dunque al Colle per altri 7 anni.
La convergenza sul nome di Mattarella è arrivata questa mattina, quando i leader di partito e l’attuale primo ministro, Mario Draghi, hanno reso nota la volontà della larga maggioranza attuale in parlamento di rieleggere Mattarella.