Una nuova generazione di microsatelliti in plastica, modulabili come mattoncini LEGO, che integrano i collegamenti elettrici tra le diverse schede operative al loro interno e quindi più leggeri, spaziosi ed efficienti: è questo l’obiettivo del progetto RISE (Resilient Integrated Structural Elements) dell’Università degli Studi di Trieste e dell’azienda PICOSATS. La stazione spaziale internazionale, dal 6 novembre ne ospita un prototipo molto speciale ideato dai ricercatori dell’Università degli Studi di Trieste e dall’azienda spin off dell’ateneo PICOSATS. Si tratta di un cubo in materiale plastico percorso da piste conduttrici (circuiti) che servono a collegare le schede operative montate all’interno dell’oggetto.

Strutture in silicio dell’ordine di grandezza di nanometri (nanostrutture) e integrabili su chip che funzionano da generatori termoelettrici, convertendo direttamente il calore in energia elettrica. La novità arriva da un team di ingegneri elettronici del dipartimento di ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, che hanno pubblicato due lavori su riviste internazionali, dimostrando la validità di una tecnologia basata su un materiale, come il silicio, biocompatibile e non inquinante (si ricava a partire dalla sabbia) per la produzione di “green energy”.

Se l’applicazione dell’intelligenza artificiale è ormai di uso comune per l’individuazione e la lettura delle espressioni umane, finora la sua applicazione per specie di primati che non fossero l’uomo era inesplorata. L’Università di Torino è promotrice del primo studio orientato all’utilizzo dell’I.A. per decodificare le espressioni facciali dei primati non umani.

La posizione del Parlamento europeo sul bilancio UE del prossimo anno, adottata mercoledì, fissa il livello complessivo degli stanziamenti di impegno a quasi 201 miliardi di euro, 1,24 miliardi in più rispetto alla proposta della Commissione presentata a giugno. I deputati hanno aumentato i finanziamenti per programmi necessari per affrontare le sfide sanitarie, aiutare i giovani, sostenere l'agricoltura e le zone rurali, aiutare le persone colpite da calamità naturali, promuovere l'azione per il clima, gestire le esigenze di migrazione e sicurezza e rafforzare il sostegno dell'UE alle regioni limitrofe insieme a crisi geopolitiche e umanitarie globali.

Il Politecnico di Torino entra a far parte dell’Energy Transition Campus Amsterdam-ETCA. Il 3 ottobre scorso, alla presenza di Massimo Santarelli, docente presso il Dipartimento Energia-DENERG, è stata celebrata l’adesione ufficiale dell’ateneo torinese all’Open Campus creato dalla società Shell. Il Politecnico di Torino si unisce così ai numerosi attori che, nel tempo, hanno deciso di aderire ai valori sostenuti dalla comunità nata nel cuore dell’Europa per fronteggiare le sfide energetiche del nostro tempo e contribuire, con la ricerca e lo spirito d’impresa, al successo della transizione energetica. Al centro del progetto, l’idea di concentrare in un unico campus collaborazione, tecnologia e innovazione: la missione dell’ETCA è quello di riunire le persone giuste, i veri innovatori, in un unico luogo, per lavorare oggi alle soluzioni energetiche di domani e renderle disponibili per l'uso quotidiano il prima possibile.

È partita ufficialmente “Citizen Salad - Chi vive sulle foglie di insalata”, una campagna di crowdfunding che si pone l’obiettivo di coinvolgere la cittadinanza in un esperimento di citizen science volto a mappare le comunità di batteri presenti sulle foglie di insalata coltivate in diversi ambienti, sia urbani che rurali, per capire il loro impatto sul benessere della flora batterica intestinale umana. Il progetto è stato selezionato dall’Università di Torino con la terza edizione del bando Funds Together ed è possibile sostenerlo sulla piattaforma Ideaginger.it.

La Commissione europea ha stanziato oltre 380 milioni di euro a favore di 133 nuovi progetti in tutta Europa nell'ambito del programma LIFE per l'ambiente e l'azione per il clima. I progetti LIFE contribuiscono all'ampio ventaglio di obiettivi climatici, energetici e ambientali del Green Deal europeo. Questo investimento avrà effetti duraturi sull’ambiente, sull'economia e sul benessere di tutti gli europei.

Il Parlamento europeo ha adottato in via definitiva nuove regole per migliorare la gestione dello spazio aereo europeo, con più voli diretti, meno ritardi, e sostenendo la neutralità climatica. La riforma delle norme del Cielo Unico europeo, già concordata nei negoziati con il Consiglio lo scorso marzo, ha l’obiettivo di migliorare la gestione dello spazio aereo dell'UE. La nuova legislazione è stata adottata senza voto (in assenza di emendamenti), come previsto dalla procedura legislativa in seconda lettura. Il testo rafforza il ruolo dei piani nazionali di miglioramento delle prestazioni per i servizi di navigazione aerea, che ora disporranno di obiettivi vincolanti e incentivi per rendere i voli più efficienti e rispettosi dell'ambiente.

Pochi temi stanno attirando l’interesse dei ricercatori, delle agenzie internazionali di finanziamento della ricerca e dei responsabili della sanità come l’invecchiamento cerebrale, una ovvia conseguenza dello straordinario allungamento della vita media di chi abita in questa parte del mondo e del fatto che il cervello anziano è il principale fattore di rischio per lo sviluppo di demenze. L’invecchiamento cerebrale riguarda tutte le funzioni del cervello (sensoriali, motorie, cognitive, affettive, emozionali etc.), ma l’interesse prevalente è focalizzato sul declino cognitivo, la riduzione delle funzioni superiori, ovvero la diminuzione della capacità di apprendere, di ricordare luoghi o eventi successi da poco, di prestare attenzione, di concentrarsi, di valutare criticamente, di prendere decisioni, etc.








Go to top
JSN Time 2 is designed by JoomlaShine.com | powered by JSN Sun Framework