Le persone più attive la sera potrebbero sviluppare più facilmente dei disturbi d’ansia. Questo, in estrema sintesi, è il risultato raggiunto da un team internazionale di ricerca coordinato da studiosi dell’Università di Messina e dell’Università di Bologna. Secondo lo studio, pubblicato sul Journal of Affective Disorders, le persone con un cronotipo serale – che sono cioè più attive di sera – presentano un apprendimento della paura alterato: una caratteristica che spiegherebbe il maggiore rischio per queste persone di sviluppare disturbi d’ansia.

Studi precedenti avevano mostrato una relazione tra cronotipo serale e l’insorgenza di disturbi mentali come l’ansia e il disturbo da stress post-traumatico (PTSD). I risultati ottenuti suggeriscono che la maggiore vulnerabilità ai disturbi d’ansia delle persone con cronotipo serale possa essere legata a un alterato meccanismo di acquisizione della paura. Per raggiungere questo risultato, i partecipanti allo studio erano immersi in un ambiente di realtà virtuale nel quale osservavano stimoli visivi inizialmente neutri e che potevano predire l’occorrenza di una scena che induceva paura, ovvero un mostro che appariva improvvisamente simulando un’aggressione nei confronti dell’osservatore. Gli stimoli neutri associati al mostro (gli stimoli condizionati) acquisivano a mano a mano una proprietà emotiva aversiva, e, studiandola, si è dimostrato come le persone con cronotipo serale mostrano un incremento della risposta fisiologica che riflette la paura maggiore di quella degli altri cronotipi.