Prosegue l’esplorazione spaziale dell’Inaf, l’istituto nazionale di astrofisica. Grazie ai radiotelescopi ASKAP e Parkes (Murriyang), entrambi sviluppati e gestiti dall’Agenzia scientifica australiana CSIRO, sono state portate a termine le osservazioni radio di una vasta sezione del piano galattico della Via Lattea (circa l’1%). A coordinare il gruppo internazionale di ricerca che ha utilizzato il “grande disco” di Parkes per “fotografare” una porzione del disco della nostra galassia, sono stati proprio i radioastronomi dell’Inaf, nell’ambito del progetto di ricerca PEGASUS.

L’immagine è stata unita a quella realizzata con le antenne ASKAP per il progetto EMU, guidato dalla Macquarie University a Sydney, Australia, ottenendo un risultato di straordinaria qualità. L’immagine, ampia circa 6-7 gradi o come 12-14 volte il diametro apparente della Luna, mostra una regione caratterizzata da un’emissione estesa associata all’idrogeno gassoso che riempie lo spazio tra le stelle, stelle alla fine del loro ciclo evolutivo chiamate resti di supernova e bolle calde di idrogeno gassoso ionizzato legate alla nascita di nuove stelle. Le stelle non sono visibili in questa immagine poiché la loro luce contiene emissioni radio minime. Questa nuova fotografia della nostra Galassia mostra aspetti dell’evoluzione delle stelle visibili solo ai radiotelescopi.