71 spettacoli, 15 produzioni, 130 alzate di sipario. Echi dal futuro, la stagione 2024/25 del LAC propone una ricca offerta declinata in teatro di prosa e contemporaneo, danza, musica e musical, residenze e collaborazioni.

Una stagione che cerca e trova un giusto equilibrio tra produzione e ospitalità, suggerisce spunti di riflessione sul nostro passato recente con il focus Echi dal futuro a cui dona il titolo, si sofferma sul tempo presente afflitto da conflitti che purtroppo sembrano non avere mai fine, valorizza la creatività elvetica evidenziandone la vivacità, offre percorsi di visione con Metamorfosi in cui il femminile intende uscire dalla tradizione giudicante, ipotizza Paesaggi possibili grazie ad una rassegna dedicata alla nuova drammaturgia, immagina un futuro possibile.

Le produzioni

La stagione del LAC si inaugura domenica 29 settembre con Bérénice, lavoro in cui Romeo Castellucci dirige Isabelle Huppert, icona del cinema e del teatro contemporaneo, protagonista di un monologo liberamente ispirato a Bérénice di Jean Racine. Due le produzioni presentate nell’ambito del FIT Festival: venerdì 11 e sabato 12 ottobre Carlotta Viscovo è autrice e interprete del suo progetto L’estasi della lotta, scritto da Angela Dematté, che trae ispirazione dalla vita della scultrice francese Camille Claudel; Elena Boillat, artista indipendente, performer e creatrice poliedrica, esplora i limiti del linguaggio in PARTITURAZERO, tra i progetti vincitori di PREMIO 2024.
Martedì 5 novembre debutta I fisici di Friedrich Dürrenmatt, per la regia di Igor Horvat, anche autore della traduzione e dell’adattamento della celebre tragicommedia dello scrittore svizzero. Recente vincitrice del Premio svizzero delle arti sceniche, Ntando Cele, mercoledì 11 dicembre è ideatrice, regista e interprete di Wasted Land, lavoro in cui si interroga sui discorsi, sovente eurocentrici, che riguardano temi come ecologia e cambiamento climatico. Mercoledì 8 e giovedì 9 gennaio vedremo Surviving you, always di Collettivo Treppenwitz, tra le realtà più innovative della scena indipendente ticinese, di cui è autore e interprete Simon Waldvogel. Martedì 21 e mercoledì 22 gennaio debutta Il malato immaginario di Molière, spettacolo in cui Tindaro Granata, torna a lavorare con il regista Andrea Chiodi. Compagnia cara al LAC, Trickster-p sarà al LAC da giovedì 16 a sabato 19 gennaio con The game. Martedì 11 e mercoledì 12 febbraio Leonardo Manzan porta in scena una riscrittura del Faust di Goethe con il linguaggio e l’estetica della graphic novel, insieme a Rocco Placidi. Martedì 25 e mercoledì 26 febbraio Andrea De Rosa, già regista al fianco di Carmelo Rifici in Processo Galileo, presenta Edipo Re di Sofocle, lavoro in cui affida i ruoli di Tiresia e di tutti i messaggeri a Roberto Latini, attore potente, due volte Premio Ubu. Martedì 11 e mercoledì 12 marzo Fabio Condemi, tra i più interessanti registi della nuova generazione, porta in scena Casanova, lavoro scritto da Fabrizio Sinisi, ispirato alla storia del leggendario pensatore e filosofo veneziano, di cui è protagonista Sandro Lombardi.

Da venerdì 4 a domenica 6 aprile Emanuele Aldrovandi firma la regia di Scusate se siamo morti in mare, testo di cui è anche autore, finalista al Premio Riccione e al Premio Scenario 2015, che vede in scena Mirko D’Urso, direttore artistico della Compagnia MAT.
Martedì 15 e mercoledì 16 aprile Serena Sinigaglia porta in scena L’Empireo della drammaturga inglese Lucy Kirkwood, testo contemporaneo ambientato nel Settecento che affronta le tematiche di genere senza cadere nella trappola della retorica, interpretato da un cast di sole donne. Lunedì 28 e martedì 29 aprile Stefano Cordella per la sua prima regia al LAC sceglie la celebre commedia di Tennessee Williams Improvvisamente l’estate scorsa di cui è protagonista Laura Marinoni. Presentato in prima assoluta nella scorsa stagione, Vorrei una voce di Tindaro Granata, monologo costruito sulle canzoni di Mina e ispirato al percorso teatrale da lui realizzato con le detenute del Carcere di Messina, torna al Foce mercoledì 28 maggio.

L’impegno produttivo del LAC prosegue nel corso della stagione con le tournée nazionali e internazionali di lavori che hanno debuttato al LAC nella stagione scorsa: La pulce nell’orecchio, Vorrei una voce, Eutopia e The game, e altri che debutteranno nella stagione 2024/25: I fisici,Casanova e Improvvisamente l’estate scorsa.

La stagione è attraversata da un focus principale e diversi percorsi tematici.

Focus Echi dal futuro

Il focus riassume 8 spettacoli che guardano al futuro attingendo a linguaggi diversificati, tra performance, musica, danza, recitazione e cinema. Accanto ai lavori di Romeo Castellucci, Leonardo Manzan, Fabio Condemi, mercoledì 13 novembre va in scena Showroom del collettivo svizzero Balestra/Cardellini/Gonzalez di cui è protagonista Rébecca Balestra, incentrato sulla sostituzione degli esseri umani da parte delle macchine. Di Wayne McGregor, pluripremiato coreografo e regista britannico e attuale direttore della Biennale Danza di Venezia, sabato 16 novembre vedremoDeepstaria ispirato a una medusa con un nome che evoca suoni stellari. Martedì 25 e mercoledì 26 marzo Thom Luz, musicista e regista zurighese, già vincitore del Premio svizzero delle arti sceniche nel 2019, presenta il suo lavoro più recente, Tourist Trap. I principali appuntamenti del focus saranno arricchiti da incontri e dialoghi.

Omaggio a Tiago Rodrigues

Nel mese di febbraio, nell’ambito del focus Echi dal futuro, la stagione del LAC rende omaggio a Tiago Rodrigues, drammaturgo e regista portoghese, attuale direttore del Festival d’Avignon. Giovedì 20 e venerdì 21 febbraio al LAC vedremo il suo Catarina e a beleza de matar fascistas, ispirato a una vicenda storica occorsa negli anni Cinquanta, divenuta simbolo del movimento di resistenza al regime dittatoriale del Portogallo di quegli anni. Un lavoro che, attraverso il paradosso, solleva dilemmi etici di assoluta attualità nell’Europa dei nostri giorni. Rodrigues sarà al Foce sabato 22 febbraio, protagonista e regista di By Heart, in cui indaga l’arte dell’imparare a memoria; per l’occasione incontrerà il pubblico.

Scienza, Etica e Arte in collaborazione con IBSA Foundation

Il tempo presente suggerisce temi di riflessione sul rapporto tra scienza ed etica, spunto che la stagione coglie grazie a due lavori: I fisici di Friedrich Dürrenmatt e Moby Dick alla prova, in cui Elio De Capitani, sabato 5 e domenica 6 aprile, omaggia Orson Welles e la sua riscrittura del capolavoro di Herman Melville.

Metamorfosi

La stagione del LAC dedica un percorso di approfondimento tematico al femminile, sezione dedicata alla ricerca di luoghi e forme in cui esprimersi liberamente, per cercare di liberarsi in modo definitivo dello sguardo giudicante e superare ogni questione di genere, attraverso 10 spettacoli che ci invitano a riflettere su questi temi, frutto della creatività di Carlotta Viscovo e Angela Dematté, Elena Boillat, Ntando Cele, Liv Ferracchiati, Serena Sinigaglia, Antonio Latella, Margherita Saltamacchia, Rubidori Manshaft, Fabiana Iacozzilli e Tindaro Granata.