Muriel Zemp porta il suo spettacolo per la prima volta da solista a Zurigo al teatro Am Hechtplatz. L’artista formata a tutto tondo sulla musica, sul palco suona ed interpreta vari strumenti, fisarmonica, tastiera, percussioni, e la voce impegnata nel canto corale fin da bambina.  Sul palco la Zemp, riempie il palco, con i suoi eccentrici vestiti e movenze, sembra quasi che il palco zurighese le vada stretto. Colore, folklore, con la musica popolare svizzera, ma anche tante modernità con temi intimi sempre attuali.

Un viaggio nella sua vita, ma che può essere quella di tutti, che parte dalla nascita e appunto da un ombelico, che non è altro che l’origine del mondo. Ironica, istrionica, Muriel affronta la vita insieme al suo diario, e coinvolge il pubblico con domande dirette, mai filtrare, per portare emozioni vere sul palco.

Un monologo, interattivo, Muriel bambina che vede l’ombelico il suo centro, che poi diventa un’adolescente ribelle, anticonformista che vuole avere un posto nel mondo, e pian piano si accorge delle vere difficoltà. Nabelschau, è uno spettacolo abbastanza unico nel suo genere, il corpo e i suoi cambiamenti ne solo al centro, e l’obiettivo sembra quello di una bellezza unica irraggiungibile, che la protagonista, un po’ come tutte noi cerca e ricerca per tutta la vita. 

 

 

La fissazione per la forma fisica, l’estetica del bello universale, lo sport al posto di dolci e dolce vita, e l’arrivo inesorabile della menopausa, che stravolge un’equilibrio mai raggiunto. Gli ormoni prendono in sopravvento e la protagonista deve come un’eroina di altri tempi, combattere contro l’inesorabile passare del tempo. 

L’artista senza paura porta sul palco, dettagli di vita intimi e la divide e commenta con il pubblico, che non si sente spiazzato ma coinvolto e portato all’interno del suo punto di partenza, l’ombelico. Tante le ingiustizie della vita, grandi e piccole, tanti i modi di affrontarli, senza dimenticare che siamo tutti partiti da un punto preciso, l’ombelico e questo sarà il nostro punto di ritorno. 

Uno spettacolo che fa tornare a casa canticchiando, sotto una pioggia insistente di fine ottobre. 

 

 

Muriel Zemp: musica, voce, loop, pianoforte, fisarmonica

Fritz Bisenz: Regia, arrangiamenti, testi

Markus Schönholzer: arrangiamenti, Testi

Elisabeth Hart: testi

Pascal Ganz: tecnico 

Costumi: Natalie Peclard

 

murielzemp.ch

https://theaterhechtplatz.ch/produktionen/muriel-zemp/