L'Italia chiude i XXXVI campionati europei Roma 2022 (svoltisi dall’11 al  21 agosto) con numeri da record. Il medagliere con sessantasette medaglie (24-24-19); alle sue spalle la Gran Bretagna con ventisette (10-8-9), poi al terzo posto l'Ucraina (10-6-1). Un grande risultato da parte di tutti: atleti, società, organizzatori. È questo il senso delle parole del presidente della Federazione italiana nuoto, Paolo Barelli, al termine degli Europei di Roma, che tra tre giorni apriranno ai master:

"L'Italia ha conquistato medaglie in tutte le discipline: una bellissima immagine per lo sport azzurro. Abbiamo ottenuto un risultato eccellente, davanti a un super pubblico e con una grande organizzazione anche grazie a Sport e Salute che ci ha supportato, mettendo a disposizione strutture ed impianti, oltre che personale esperto e formato dagli eventi internazionali che si susseguono al Parco del Foro Italico. Tutti sono stati all'altezza di aspettative e responsabilità, specialmente gli atleti. Le nostre società ne avevano un enorme bisogno dopo le serrate per il covid e i rincari energetici che ne hanno condizionato le attività esasperando i gestori di impianti. Ringrazio Sport e Salute che sono  Risultati, immagini e clamore mediatico sono un grande spot per le discipline acquatiche che, secondo esperti del settore, potrebbe portare 500.000 nuovi cittadini in piscina a partire da settembre. Sarebbe un effetto straordinario per lo sviluppo degli sport natatori, il benessere dei cittadini e le risorse delle società in estrema difficoltà. Ogni medaglia si porta dietro sacrifici enormi. Ringrazio tutti i ragazzi che hanno rappresentato con orgoglio e comportamento impeccabile la Federazione Italiana Nuoto e l'intero movimento. Abbiamo conquistato medaglie storiche che alimentano ciclicità di risultati e ampliano la densità di atleti di valore internazionale. L'icona tra tutti è Gregorio Paltrinieri, che si è speso in una stagione priva di pause tra piscina e acque libere. Dopo i successi mondiali non ha mollato un giorno. È arrivato qui ancora concentrato, ma ovviamente stanco. Ha vinto, conquistato podi, caricato la squadra, e quando non ci è riuscito è perché anche lui è un uomo. È il nostro vanto" conclude Barelli.