La RAI riparte dal ricordo di Jai Hindley che all'Arena di Verona solleva felice il Trofeo "senza fine", il simbolo della vittoria del Giro d'Italia. Ma quest'anno il detentore del titolo non sarà al Giro per difendere la sua maglia rosa, ma alla RAI sono sicuri che il Giro d'Italia avrà comunque la capacità di recitare uno straordinario copione con protagonisti differenti, perché accade così da 114 anni e da 105 edizioni della corsa rosa.

E, se per il Giro si tratta dell'edizione numero 106, quella che per tutto maggio i telespettatori potranno vivere su Rai 2, Rai Sport HD e RaiPlay - e su Rai Italia, per chi vive all'estero, sarà per la televisione di stato italiana l'edizione numero 100. "Sono 100 anni che la Rai segue il Giro d'Italia. Per la nostra azienda è quindi una manifestazione assolutamente identitaria. È l'unica manifestazione sportiva popolare che è ancora solo in chiaro. E credo che debba continuare ad essere così". Sottolinea Carlo Fuortes, amministratore delegato della Rai, alla presentazione della copertura televisiva del Giro d'Italia 2023 nelle sedi RAI di Viale Mazzini, tenuta lo scorso 2 maggio, esaltando il legame tra il servizio pubblico e la storica manifestazione ciclistica italiana. Tre settimane intense, dunque, come ogni edizione della corsa rosa garantisce da oltre un secolo, che la programmazione televisiva proporrà dalla mattina fino a tarda notte. Anche in questa edizione 2023, infatti, la Rai e Rai Sport produrranno trasmissioni di presentazione della giornata, le tappe in versione integrale, lo storico “Processo alla Tappa”, un ampio reportage alle 20 per arrivare, intorno alla mezzanotte, alla riproposizione integrale della tappa, dal primo all'ultimo km. Sono invariati, rispetto all'edizione 2022, i progetti delle trasmissioni che si succederanno, una dietro l'altra, in questi 21 giorni di programmazione.