SINNER PERDE IL PRIMATO, MA IL TENNIS ITALIANO E’ PIU’ IN FORMA CHE MAI
- Details
- Redazione
Con la sconfitta nella finale degli Us Open per manco di Carlos Alcaraz, è terminato dopo 65 settimane il primo periodo di permanenza in vetta al ranking Atp di Jannik Sinner, diventato numero 1 del mondo il 10 giugno 2024. Da quando è stato introdotto il ranking computerizzato, solo tre giocatori sono rimasti numero 1 più a lungo dopo essere arrivati per la prima volta in cima alla classifica: Roger Federer (237 settimane), Jimmy Connors (160) e Lleyton Hewitt (75).
Ma nel tennis maschile l'Italia resta una potenza nel 2025. Unica nazione con due giocatori nei quarti di finale in singolare maschile allo US Open, possiamo vantare quattro top 30 questa settimana, come solo gli Stati Uniti possono fare, grazie all'ascesa alla posizione numero 30 di Luciano Darderi, vincitore del Challenger di Genova. Inoltre al momento sarebbero quattro gli italiani alle Nitto ATP Finals di Torino: Jannik Sinner, già qualificato; Lorenzo Musetti, ottavo nella Race di singolare; Simone Bolelli e Andrea Vavassori, sesti nella Race di doppio. Grazie alla vittoria in finale allo US Open, Carlos Alcaraz è tornato numero 1 del mondo per la prima volta dal 10 settembre 2023. Lo è stato finora per 37 settimane, spalmate in quattro diversi periodi. Lo spagnolo ha conquistato il suo sesto Slam, come Boris Becker e Stefan Edberg, ed è salito a 14 "Grandi Titoli" (categoria in cui l'ATP fa rientrare gli Slam, le Nitto ATP Finals, i Masters 1000 e i Giochi Olimpici). Ne ha vinto uno ogni 3,8 giocati: solo Djokovic (3,3) e Nadal (3,5) hanno fatto meglio. Per Sinner e per l’Italia non c'è stato il lieto fine, ma il risultato sportivo dello US Open 2025 rimane straordinariamente buono, ha commentato il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, ospite nello studio di SuperTennis. “Oltre alla finale di Jannik, abbiamo portato due giocatori nei quarti in singolare maschile, unica Nazione a riuscirci, e abbiamo vinto il doppio misto – ha detto Binaghi – L'impatto numerico e sociale del tennis in Italia è oggi una grande vittoria per il nostro sport, anche grazie a SuperTennis: 7,5 di telespettatori diversi hanno seguito questo torneo sul nostro canale, è un risultato straordinario. Sono persone che, se giocano a tennis, lo faranno di più; che dovranno decidere che sport far fare ai figli, iscriversi ai nostri circoli tennis. Sono quelli che alimentano la domanda del nostro sport”. In finale, ha ammesso il presidente della FITP, “avevamo di fronte un avversario più in palla, più centrato. Alcaraz non aveva perso nemmeno un set nel torneo prima di oggi, è reduce da otto finali consecutive. Oggi abbiamo perso da un avversario più forte, più in palla. Jannik ha comunque vinto due Slam e negli altri due è arrivato in finale, e questo in un anno in cui è stato fermo tre mesi, ha perso la finale di Roma per problemi alla gamba e si è ritirato in finale a Cincinnati. Jannik è arrivato in finale oggi in uno stato di forma inferiore rispetto all'avversario, al contrario di quello che era successo l'anno scorso quando Jannik ha vinto Cincinnati, poi lo US Open, Shanghai, le Finals, la Coppa Davis, e a questi appuntamenti era arrivato con l'attenzione e la sensibilità di palla che oggi aveva Alcaraz. Jannik ha fatto tutto quello che poteva fare, poi possiamo ragionare sul fatto che non abbia servito bene ma, secondo me, si portava dietro qualcosa dal problema della semifinale”.Finora nel 2025 Sinner e Alcaraz si sono spartiti i titoli nei quattro Slam. L'appuntamento per la grande rivincita è già fissato a Torino. “Jannik è un esempio straordinario per le nuove generazioni - ha concluso Binaghi -. È un grande valore avere un giocatore fortissimo, che esprime concetti come la resilienza, il voler cercare fino all'ultimo di ribaltare una situazione complicata con i mezzi che ha. Con Carlos siamo a due Slam a testa, ci vediamo alle Nitto ATP Finals”.





