Il 2 gennaio Carlo Ancelotti è intervenuto nella sala stampa del Real Madrid City in vista della sfida tra Real Madrid e Maiorca, che si è poi tenuta il giorno successivo e che ha visto il successo delle Merengues per 1-0. Ancelotti ha parlato diffusamente della decisione di restare in Spagna, rifiutando le lusinghe del Brasile per la panchina della nazionale verdeoro.

 Lo sport, un’infrastruttura sociale di enorme potenzialità per l’Europa e per i suoi Stati membri. Una risorsa che impatta in termini virtuosi a più livelli - sociale, economico, culturale, sanitario - in grado di promuovere, come poche altre, l’inclusione e il benessere degli individui e dell’intera comunità. Un enorme patrimonio di ricchezza umana che, per esprimere al meglio queste virtualità, richiede atti concreti e politiche che sappiano supportarlo. È questo il contenuto, e insieme l’invito lanciato con il parere d’iniziativa approvato lo scorso 30 novembre dal Comitato delle Regioni dell’Unione Europea "Costruire il modello sportivo europeo basato sui valori, dal basso verso l'alto:

Giorgio Chiellini ha detto stop: il suo addio definitivo al calcio giocato, che sarà ufficiale a breve, è davvero cosa certa. L’ex difensore della Nazionale terminerà la sua lunga e prestigiosa carriera il prossimo 31 dicembre, alla scadenza del rapporto contrattuale che lo lega al club statunitense dei Los Angeles FC. Una decisione che era nell’aria. Il 39enne Chiellini, non a caso, appena domenica scorsa, aveva lasciato intendere che la finale di MLS persa contro i Columbus Crew avrebbe potuto essere la sua ultima partita. Roccioso, determinato e mai domo, anche a scapito di una tecnica non certo eccelsa: un addio al calcio, quello del valoroso difensore italiano, legato da un mix di emozioni:

La Coppa del Mondo di sci alpino femminile torna in Europa e Sogia Goggia conquista subito la sua prima vittoria stagionale. In Svizzera, sulla neve di St. Moritz, la trentunenne bergamasca ha trionfato l’8 dicembre nel super-G: 1:16.63 il suo tempo, irraggiungibile per l’austriaca Cornelia Huetter (1:17.58). Terza la padrona di casa elvetica Lara Gut-Behrami con il crono di 1:17.65. Si tratta del successo numero 23 in carriera per l’azzurra nel circuito iridato. Raggiunta Federica Brignone al primo posto della graduatoria italiana all time.

La favola di Jannik Sinner alle ATP Finals si è infranta davanti al “mostro” Novak Djokovic, che lo scorso 19 novembre, al termine di un match perfetto ha alzato il cielo il suo settimo trofeo nel torneo “dei maestri”. Il punteggio finale in favore del serbo è stato un doppio 6-3, che racconta alla perfezione la partita, con il numero uno al mondo che ha dominato tatticamente e tecnicamente. Sinner, nonostante il suo ormai consacrato talento, è stato quasi costantemente in balia di Djokovic, che ha invece resistito con successo agli attacchi dell’altoatesino che lo aveva battuto nella fase a gironi e che lo aveva poi tenuto in vita nella competizione, battendo Rune in una gara priva di significato per l’italiano.

Alla fine, la tanto agognata qualificazione si è materializzata. Alla BayArena di Leverkusen, l’Italia del calcio ha strappato il pass per il prossimo Campionato Europeo, che si svolgerà nel giugno 2024 in Germania. Ma quanta fatica per gli azzurri di Spalletti, che nel finale del decisivo match dello scorso 20 novembre hanno sofferto non poco la verve dell’Ucraina, difendendo con le unghie e con i denti il salvifico 0-0. Sulla qualificazione della Nazionale Italiana, tuttavia, vi è impressa la macchia di un chiaro rigore non concesso a favore degli ucraini, nei concitati minuti di recupero del match. A commento della gara di Leverkusen si può dire che, nel primo tempo, l’Italia non abbia badato solo a difendersi (aveva a disposizione due risultati su tre) ma ha provato a mettere in difficoltà gli avversari.

 Lo sport delle due ruote vanta una grande tradizione in Trentino, inaugurata dalla dinastia dei Moser. Francesco è il più noto e vincente del nobile casato di Palù di Giovo, paese di 500 e poco più anime diventato famoso nel mondo per essere quello che vanta il maggior numero di maglie rosa: per 85 volte, infatti, le insegne del primato della classifica del Giro d’Italia è finito sulle spalle di uno dei suoi abitanti. A indossarle sono stati i fratelli Enzo, Aldo e Francesco Moser, ma anche Gilberto Simoni, vincitore di due edizioni della corsa rosa (2001 e 2003).

Al vernissage, presentato da Cristina Fantoni e Nino Morici, il 13 ottobre al Festival dello Sport di Trento, hanno partecipato molti volti noti dello sport, dello spettacolo, delle istituzioni e delle aziende che fanno e faranno parte della grande famiglia del Giro d’Italia. Sul palco del teatro sono intervenuti anche il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, Primož Roglič, Filippo Ganna, Jai Hindley e il tre volte Campione del Mondo Peter Sagan oltre a un grande corridore che ha fatto la storia della Corsa Rosa come Vincenzo Nibali che ha commentato le tappe principali.

Serata di gala il 30 ottobre al Théâtre du Châtelet di Parigi, con la cerimonia di premiazione del Pallone d’Oro 2023. Il prestigioso riconoscimento messo in palio dalla storica rivista specializzata francese France Football e che viene assegnato annualmente al giocatore che più si è distinto nella stagione sportiva militando in una squadra di un qualsiasi campionato del mondo, è andato a Leo Messi.








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