Campobasso - Istituita nel 1996 sul territorio molisano del Matese nel comune di Guardiaregia (CB), l’Oasi WWF di Guardiaregia Campochiaro è la seconda Oasi WWF più grande d’Italia con un’estensione di 3135 ettari. Le visite guidate all’Oasi WWF di Guardiaregia Campochiaro vanno prenotate con qualche giorno di anticipo ed occorre rivolgersi alle Guide del WWF ed alle Guide Ambientali Escursionistiche ufficiali che collaborano con la struttura.

Se dunque si è alla ricerca di una vacanza-relax, a contatto con la natura nel bellissimo paesaggio della Regione Molise, una visita all’Oasi di Guardiaregia Campochiaro è davvero consigliata. Presso l’Oasi, dove a vincere è la biodiversità, possibile godere di alcuni spettacolari fenomeni carsici, come il Canyon del torrente Quirino, la cascata di San Nicola, le grotte di Pozzo della Neve e Cul di Bove, che sono considerati oggi gli abissi più profondi d’Europa. Tra le attrattive offerte dalla flora della riserva naturale, il visitatore potrà ammirare i faggi secolari (il più vecchio con oltre 500 anni di età), mentre tra le specie faunistiche più interessanti troviamo la polissena, una delle più belle e colorate farfalle diurne italiane. L’occasione consentirà anche una visita al piccolo centro di Guardiaregia, situato ai piedi del monte Mutria (alto 1816 m), una delle più alte vette del massiccio del Matese. In epoca romana questo centro era un avamposto dei Sanniti. Poi diventò municipium romano. Tra i luoghi d’interesse ecco la Chiesa di San Nicola, con la sua bellissima pianta basilicale a tre navate. Da non perdere anche una visita alla Chiesa della Madonna della Neve, che fu costruita nel Settecento e che sorge fuori dal paese. 

COME ARRIVARE: Le fermate consigliate più vicine all’Oasi di Guardiaregia Campochiaro sono le stazioni ferroviarie di Bojano, Vinchiaturo e Campobasso. Per chi desidera arrivare a Guardiaregia in aereo, consigliamo di atterrare all’aeroporto di Napoli. 

ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Adagiato in una valle degli Appennini meridionali, il capoluogo Isernia offre tanto ai turisti che vi giungono. La Fontana Fraterna è il simbolo della città, insieme alla vicina cattedrale di San Pietro Apostolo. Da non perdere assolutamente anche Venafro, borgo medievale di rara suggestione. Passando di qui, vanno visitate le rovine romane sparse per il centro e l'Oasi Le Mortine, un'area naturale dove flora e fauna si espandono in libertà. Passaggio obbligato anche a Bojano. In questo comune in provincia di Campobasso, si scorgono ancora oggi i resti delle civiltà sannite e romane che abitarono qui nei secoli scorsi. Un salto al museo archeologico cittadino è utile per capire il passato della zona, mentre il duomo di San Bartolomeo è la chiesa da visitare.