IMG 3177Terzo giorno in un territorio che ho scoperto attivamente grazie allo sport e ai mezzi ecologici e rispettosi della natura messi a disposizione da chi vuole dei turisti che lo amino e rispettano a trecentosettanta  gradi. Dopo una colazione raffinata e attenta all’ambiente offerta dall’hotel Viu, in camera chiudendo la valigia con tanti vestiti infangati e sudati che mi hanno accompagnata a scoprire il territorio, un po’ di tristezza mi stava già assalendo, come si fa a non sentire la mancanza di tanta pace e  bellezza? 

Verso le nove, una nuova partenza ci ha portati all’ultima tappa del viaggio le miniere di sale di Bex, raggiunte con il trenino panoramico cittadino, che ancora una volta fa vivere il territorio già prima di metterci piede. 

Il sale, andando verso la salina mi sono ricordata che dopo ogni bagno al mare mi lecco le labbra e mi piace sentire il sapore, mi fa sentire l’estate e le belle giornate, poi dell’ultima volta che ho pianto, e anche li ho sentito le mie lacrime salate, o del sudore dei giorni precedenti su e giù per la montagna anche li c’è del sale, per non parlare di quello che uso in cucina per esaltare il sapore di tanti piatti. Cosi il sale, considerato l’oro bianco in certe parti del mondo, mi ha fatto scoprire un mondo fatto di duro lavoro pensiamo ai primi minatori, in ginocchio per giorni con arnesi non ancora elevati dalla moderna meccanica, e alla determinazione di scavare, fino a trovare un elemento che tutti i giorni è nella nostra vita, in tanti momenti.

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Cinquanta chilometri di gallerie buie ed anguste, scavate in cine secoli e le scale per il trasposto a mano all’inzio con zaini rudimentali a spalla, su scalini di appena 5 centimetri. 

Il museo situato alla fine del percorso, mette a disposizione del visitatore mezzi di perforazione rudimentali e non, foto dei primi minatori, e tutto quello che serviva allo svolgimento del lavoro.

 

 

L’ultima sala dedicata alla produzione del sale Fiore delle Alpi, con macchinario di mescola ben in vista, e un ristorante dove poter provare una quantità di cibi salati in modo diverso.

Adesso le miniere non sono piu solo un luogo di lavoro, ma nelle grandi sale è possibile fare convegni o workshop in un’ambiente diverso dal solito. 

Una visita che coinvolge tutti i sensi, l’olfatto con l’odore della miniera, la vista che si deve adattare alla poca luce, il tatto, perchè molte volte si usano le mani per non scivolare nelle lunghe gallerie. l’udito che apprezza il silenzio raccolto delle miniere, il gusto quando sulla lingua scivola l’acqua salata estratta direttamente dalle rocce.

Il sale adesso non è piu solo usato in cucina ma anche nell’industria della cosmesi, impiegata in creme, bagni doccia, e scrub corpo, e in quella medicinale usato in sciroppi o quella dolciaria. 

Il sale, chiamato anche oro bianco è un elemento che tutti i giorni c’è nella nostra vita, e magari noi non gli diamo mai la giusta importanza. 

 

 

 IMG 3246Dopo una visita alle miniere con un piccolo bus locale potete raggiungere  il  Grotto 04,  un posto informale dove poter pranzare o cenare con prodotti tipici locali, menu giornaliero con prodotti freschi e a chilometro zero.

Tanti vini locali da scegliere che potranno suggellare i vostri brindisi di inizio o congedo vacanze.

 

Un cantone a tutto tondo in tutte le stagione perché la zona conosciuta forse piú d’inverno per lo sci e gli sport ad esso collegato, ha preparato le sue montagne per un turismo di tutti i tipi, dagli sport piu’ estremi per giovani, a quelli classici per tutta la famiglia, passeggiate, gite in e bike, degustazioni e tanti tantissimi momenti dove il sole sottolinea un paesaggio davvero incredibile e se una notte non riuscite  a dormire come è successo a me , un cielo pieno di stelle di terrà compagnia e chissà magari una stella cadente farà avverare qualche vostro desiderio, perché nel canton valdo è tutto possibile, anche sognare. 

 

 

 

 

 

 

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