Il riconoscimento delle Dolomiti quale patrimonio Mondiale UNESCO costituisce una grande sfida, non solo per gli enti e le istituzioni che ne curano la tutela e la valorizzazione, ma anche per gli abitanti ed i visitatori dei territori che ospitano il “Bene”, chiamati a promuoverne i valori e gli interessi. Una sfida culturale, economica e sociale portata avanti a 360 gradi.

Da questa considerazione nasce il Premio di laurea “Dieci anni di Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO” che ha visto il 25 gennaio la sua conclusione con la cerimonia di premiazione dei vincitori, alla presenza di Mara Nemela, direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco e dei rappresentanti degli Enti coinvolti nell’iniziativa. Il Premio, istituito dalla Provincia autonoma di Trento, è stato finanziato dalla Fondazione Dolomiti UNESCO attraverso il Fondo per i Comuni Confinanti, progetto per la valorizzazione del territorio attraverso azioni di gestione e comunicazione integrata del WHS Dolomiti UNESCO e coordinato da tsm|step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio. L’obiettivo è quello di incentivare nuove tesi di laurea sulla conservazione, sulla comunicazione e sulla valorizzazione del Patrimonio sostenendo la partecipazione e la cittadinanza attiva delle giovani generazioni. Sono state 12 le tesi candidate, provenienti da 9 differenti università italiane, due quelle premiate e due quelle che hanno ricevuto una menzione speciale. Le tesi di laurea hanno posto al centro le Dolomiti nelle loro declinazioni più ampie ed estensive, facendo riferimento ai significati e ai valori espressi dalla Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale, nonché da altri accordi internazionali quali la Convenzione Europea per il Paesaggio e la Convenzione delle Alpi.