Verbano-Cusio-Ossola – In passato, in alcune zone d’Italia, avere un camino era considerato simbolo di ricchezza. Oltre l’indubbia utilità nel riscaldare l’abitazione durante l’inverno, avere una casa con il camino rappresentava un modo per testimoniare uno status sociale. In un piccolo paese del Piemonte, ai confini con la Svizzera, erano molte le famiglie desiderose di mostrarsi benestanti; il risultato di questo desiderio sono state le centinaia di camini che svettano sui tetti di Craveggia, un comune in provincia di Verbano-Cusio-Ossola.

Chiunque attraversi la strada che sovrasta il borgo cittadino potrà quindi ammirare imponenti palazzi signorili, tutti dotati di alti camini. Ovviamente, non erano solo le canne fumarie a indicare la ricchezza delle famiglie, e quindi non è insolito trovare sulle facciate di questi palazzi degli splendidi affreschi, ai quali si aggiungono anche finestre decorate e stemmi familiari. Oltre ai palazzi nobiliari, Craveggia conserva un vero e proprio tesoro. All’interno della chiesa parrocchiale, è custodito un gigantesco patrimonio, formato dalle donazioni dei cittadini più benestanti, spesso emigrati per poi tornare in patria con grandi disponibilità finanziarie e opere d’arte per la comunità. All’interno della collezione vi sono alcuni reperti dal valore inestimabile, come il manto funebre di Luigi XIV o quello nuziale della Regina di Francia Maria Antonietta, ai quali vanno aggiunti alcuni pezzi della Vita di Gesù dipinti su tavole di rame del fiammingo Frank, provenienti dalla Cappella Reale di Versailles, un crocefisso del 1300 con i quattro evangelisti scolpiti a sbalzo e centinaia di opere minori, ma di grande pregio, quali dipinti e oggetti liturgici. A corredo di questo tesoro vi sono anche stoffe pregiate, calici, ostensori e croci decorate con pietre preziose. Si tratta insomma di una delle collezioni più ricche d’Italia, formata esclusivamente da ciò che i cittadini hanno voluto donare ai propri concittadini.

COME ARRIVARE: Partendo in auto da Verbania, bisogna percorrere per circa 33 chilometri la A26/E62 fino all’uscita Masera, per poi proseguire sulla SS337 fino ad arrivare a Craveggia.

ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Non lontano da Craveggia si trova la città di Domodossola, famosa per il suo centro storico ricco di portici quattrocenteschi. Da vedere assolutamente è il Palazzo Silva, monumento nazionale ora adibito a museo.

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