Sorge al centro della piana omonima, ai piedi del Massiccio del Matese e del Monte La Gallinola, il borgo molisano di Bojano, piccolo gioiello della provincia di Campobasso. Nasce in un territorio ricco di sorgenti e di boschi, dove si trova anche l'albero di castagno più antico d'Italia che ha permesso di datare come probabile l'introduzione della pianta nella penisola italica al periodo delle invasioni barbariche. Importante città per i sanniti, come narrato dal geografo greco Strabone, e capitale del territorio dei pentri, fu conquistata dai romani nel III secolo a.C., in seguito alla battaglia di Boviano.

Nel 500 era già diocesi cristiana, mentre nel periodo longobardo fu sede di un gastaldato e nell'XI secolo divenne capoluogo della contea normanna dei de Moulins. La sua lunga storia oggi è testimoniata da numerosi luoghi di interesse culturale e turistico: l'antica cattedrale di San Bartolomeo già diocesi nel 501, dove si trova anche una cripta venuta alla luce durante gli ultimi lavori di restauro; la Chiesa di Sant'Erasmo con testimonianze del medioevo e dei periodi successivi; la Chiesa di Santa Maria del Parco nei pressi della porta medievale di S. Maria; la Chiesa di S. Biagio della Porta o anche S. Biagio degli Arbericis, che presenta residualità legate alla presenza di maestranze dedite alla trasformazione della lana; la Chiesa di S. Maria dei Rivoli, costruita sui ruderi di un tempio romano dedicato a Venere; la Chiesa di S. Michele Arcangelo; l'eremo di S. Egidio; e i palazzi Colagrosso (sede del Museo Civico) e Volpe. L'abitato principale, inoltre, è dominato dal borgo molto suggestivo di Civita, adagiato su un colle la cui sommità è dominata da ciò che resta del castello medievale. Si tratta di Castello Pandone, esistente già nel XII secolo come luogo di guardia dei normanni. Infine, veri fiori all'occhiello del territorio di Bojano sono i siti archeologici, come i resti di fortificazioni sannite del V-III secolo a.C., sul Monte Crocetta. C'è anche una strada romana che risale al I secolo, nei pressi del ponte di Corso Amtuzio, scoperta nel 1998 e aperta al pubblico nel 2003. Tuttavia, Bojano stupisce non solo per le sue bellezze storiche ma anche per i sapori che conservano legami con le radici culturali molisane. In primis la scamorza, prodotta con latte di vacca di razza Bruna alpina, e la stracciata a base di latte vaccino. Sono da assaggiare anche le tipiche alici "bojanesi" preparate nel periodo natalizio. In generale, il prodotto più famoso è la mozzarella di Bojano, frutto di un'antica tradizione di quest'area del Molise. Altra importante tradizione locale è quella del "Ver Sacrum", ovvero la "Primavera sacra" dei sanniti, che probabilmente è all'origine della nascita di Bojano e di altri centri di origine sannita. Un'usanza storica documentata in tutte le tribù italiche e che a Bojano è giunta in forma di rievocazione del rito sannitico, che consisteva nella consacrazione di gruppi di giovani inviati, al seguito di buoi sacri, a fondare nuove civiltà. Un evento in costume che si svolge ad agosto e che testimonia l'importanza delle radici culturali molisane, che ancora oggi affascinano per la loro profondità.

COME ARRIVARE: L'aeroporto più vicino è quello di Napoli (108 km). Bojano è servito da una propria stazione ferroviaria. In automobile da nord: A14 in direzione di Pescara, uscire a Montenero di Bisaccia/Vasto Sud/San Salvo, SS 650 in direzione di Isernia/Montenero di Bisaccia, continuare sulla SS 17, svoltare sulla SP 49 in direzione Bojano; in automobile da sud: A14 direzione Pescara, continuare sull'A16, seguire la direzione Benevento, continuare sulla SS 88, uscire in direzione Campobasso, SS 87 in direzione di Campobasso/Isernia e poi SS 17, svoltare sulla SP 49 in direzione di Bojano.

ALTRI LUOGHI DA VISITARE: La posizione è perfetta per raggiungere il centro storico di Campobasso. Inoltre, c'è tutto il Parco Regionale del Matese da esplorare.

https://comune.bojano.cb.it/