Situato nel Salento centro-orientale e centro agricolo della provincia di Lecce, Melendugno è una ricercata meta turistica pugliese, grazie alle sue frazioni sulla costa salentina, Torre Specchia Ruggeri, San Foca, Roca, Torre dell'Orso, Torre Saracena e Sant'Andrea. Non a caso, per la loro bellezza le acque cristalline locali sono state insignite della Bandiera Blu. Ma il borgo non è solo turismo e belle spiagge, ma anche una storia che vale la pena essere raccontata. I suoi primi insediamenti risalgono all'età del Bronzo, come raccontano i dolmen Placa e Gurgulante, che si trovano subito fuori il centro abitato in direzione di Calimera.

Il primo insediamento abitativo vero e proprio, invece, è rappresentato da Roca Vecchia, sorto come città fortificata già nel XV-XI secolo a.C., ricostruita dalle popolazioni messapiche nel IV-III secolo a.C., il cui nome pare fosse Thuria Sallentina, e abbandonato in epoca romana. Rinasce nell'Alto Medioevo grazie agli anacoreti provenienti principalmente dall'Impero Romano d'Oriente e ai normanni. A Melendugno i monaci basiliani fondarono l'Abbazia di San Niceta intorno al 1167, i cui resti sono rappresentati dalla piccola chiesa situata nei pressi del cimitero. La visita al centro storico, caratterizzato da tipiche case a corte medievali e frantoi ipogei (detti "trappiti"), prosegue con il Palazzo Baronale D'Amely del XVI secolo, la Chiesa madre di Maria SS. Assunta del XVI secolo e la Chiesa dell'Immacolata costruita nel 1666 ai margini delle mura della città in prossimità della porta che conduceva a San Foca. Di particolare interesse anche le cinque Torri costiere di avvistamento, tutte realizzate nella seconda metà del XVI secolo (Torre Specchia Ruggeri, di San Foca, di Roca Vecchia, dell'Orso e di Sant'Andrea). Concludono la visita gli ultimi siti da visitare: Roca Nuova, un villaggio cinquecentesco fondato dai profughi di Roca Vecchia, città distrutta nel 1544 per ordine di Ferrante Loffredo, governatore della provincia di Terra d'Otranto, perché era diventata rifugio di pirati; Roca Vecchia, una località costiera dell'Adriatico e importante sito archeologico per la sua cinquecentesca torre di avvistamento, le rovine del castello, il Santuario della Madonna di Roca del XVII secolo e le due grotte Posia con alcune iscrizioni messapiche, latine e greche; e la Grotta di San Cristoforo, anch'essa scrigno di antiche scritte greche, latine e medievali. Per quanto riguarda tradizioni e folclore, oltre alla cucina pugliese fatta di orecchiette, olio d'oliva e pesce fresco, a rappresentare le radici culturali locali spiccano gli appuntamenti annuali. In particolare, gli eventi più attesi sono: la Festa del patrono San Niceta il 15 e 16 settembre, la Festa dei Santi Medici il 26 settembre, la Festa della Madonna di Roca nella seconda domenica di maggio, la Festa di Sant'Antonio patrono di Borgagne il 28 e 29 agosto, la Festa della Madonna del Carmine a Borgagne) il 15 e 16 luglio, Festa di San Foca il 18 e 19 agosto e la Festa di San Vito il 15 giugno a Roca Nuova. Non resta che terminare la visita a Melendugno godendosi l'incantevole bellezza dei paesaggi naturali, le acque limpide, la cura delle spiagge e, ancora, la sicurezza, la gestione, l'educazione ambientale e i servizi offerti a bagnanti e turisti.

COME ARRIVARE: L'aeroporto di riferimento è quello di Brindisi (55 km), mentre la stazione ferroviaria è quella di Lecce (17 km). In automobile da Roma: prendere A24, prendere A1/E45 in direzione di SS 372, uscire a Caianello, continuare fino a Benevento, prendere A16/E842, A14/Autostrada Adriatica/A14, SS 16, SS 379 di Egnazia e delle Terme di Torre Canne e SS 613 in direzione di SP 298, uscire a 8B da Tangenziale Est di Lecce, prendere Via Provinciale Lecce – Vernole/SP 1 e SP 145 in direzione Melendugno.

ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Imperdibile la visita al centro storico di Lecce. Da vedere anche il meraviglioso borgo di Otranto.

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