Il turismo viaggia al doppio della velocità degli altri settori economici del Paese. Lo ha confermato il trend registrato durante la Pasqua e il ponte del 25 aprile. Anche il Ponte del 1° maggio ha segnato numeri importanti con oltre 4,8 milioni di pernottamenti  nelle strutture ricettive italiane.  Ancora una volta a trainare il mercato sono le gettonatissime città d’arte, ma un forte interesse è stato rilevato anche per le località collinari e dei laghi.

Un buon recupero, rispetto al ponte del 25 aprile, è previsto per le località costiere e montane. Complessivamente il tasso medio di saturazione rilevato sulle piattaforme di prenotazione si attesta al 77% della disponibilità, cioè 7 punti in più rispetto allo stesso periodo del 2019.   In base ai risultati del monitoraggio anche per il prossimo week end si registrerà un notevole movimento di turisti che, seppur con andamenti differenziati, interesserà tutte le tipologie di offerta del nostro Paese. Non solo le città e i centri d’arte, dove si stimano tassi di saturazione medi dell’86%, ma anche le aree dei laghi e della collina, entrambe con un tasso medio dell’80%. Sale di qualche punto la presenza nelle strutture delle località marine (74%) e montane (69%). Il movimento di vacanzieri sarà percepito maggiormente nelle regioni del Nord Est e del Centro (tasso medio dell’80%), mentre per il Nord Ovest e il Sud-Isole la saturazione media rilevata è rispettivamente del 76% e del 71%.  Tra le regioni, Lazio (89%) e Campania (84%) sono le più prenotate. Per la Campania, in particolare, pesa la possibile festa anticipata per lo scudetto del Napoli, che inizia a richiamare flussi turistici da altre parti di Italia. Secondo le stime dello studio di Confesercenti Campania, saranno circa 250mila i turisti che arriveranno in Campania per questo week-end lungo, con un fatturato di circa 54 milioni di euro, tra gli introiti diretti e indiretti.  “Bene il piano strategico presentato dal Ministero del Turismo – le parole di Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti – È questo il momento di scommettere seriamente sul brand Italia, sul turismo e sulle imprese del comparto che fanno crescere questo settore ad una velocità doppia rispetto a tutti gli altri settori. I numeri ci dicono che l’Italia è tornata ai livelli raggiunti prima della pandemia: abbiamo il dovere di sostenere con tutte le forze e con tutte le risorse necessarie questa fase di crescita del turismo, vera e propria locomotiva del Paese”.