Francavilla in Sinni, compreso all’interno del Parco Nazionale del Pollino, è un caratteristico borgo della provincia di Potenza, sulla sponda del fiume Sinni e alle pendici del monte Caramola. Sorto dove un tempo si trovava la Certosa di San Nicola, oggi nota come “Turra”, il borgo è immerso tra montagne, colline e altopiani in cui predominano faggi, cerri e abeti. Il suo lungo passato è testimoniato da dai resti di un possibile insediamento e di strutture fortificate di epoca medioevale, in località “Piano Lacco”. Quel che è certo è che Francavilla in Sinni sorse nel XV secolo e oggi è una perla da scoprire, a partire proprio dalla “Turra”.

Quest'ultima, fondata in contrada santa Elania nel 1395 da Vencislao, conte di Chiaromonte, era un maestoso edificio, considerata terza solo a quella di Padula, in Campania, e di Serra San Bruno, in Calabria. Si prosegue, sulla collina del monte Catarozzo, con i resti del cosiddetto castello “di Rubbio”. Per quanto riguarda il patrimonio religioso, sono tanti i luoghi di culto che meritano attenzione. Da vedere assolutamente è la Chiesa parrocchiale di San Felice e San Policarpo, entrambi protettori del paese, edificata nel XIX secolo e che conserva numerose opere di pregio. Da non perdere, inoltre, il santuario della Madonna di Pompei (XIX secolo), la cappella di Sant’Antonio (XIX secolo), quella di San Giuseppe (XIX secolo) e quella dell’Assunta (XIX secolo). Di notevole interesse anche le bellezze naturalistiche che circondano il paese, posto nella cornice perfetta del Parco Nazionale del Pollino. Di grande impatto visivo sono i tre piccoli laghi Viceconte, in località Avena, del Pesce e d’Erba, in località Caramola. Siti di straordinario interesse per gli amanti della natura sono anche il Rifugio Acquafredda, la sorgente Catusa, la zona di Casa del Conte e l'area panoramica di Pietra Sasso, oltre all’area geologica della Timpa delle Murge. Da non perdere poi la Riserva Naturale Orientata del Bosco “Rubbio”, sulle pendici del Pollino lucano. A un emigrato di ritorno che vuole riscoprire le proprie origini, vengono incontro le radici culturali, tra sapori tradizionali ed eventi attesi dalla popolazione. In cucina, le verdure sono i principali ingredienti a Francavilla in Sinni. Tra i piatti tipici, infatti, spiccano la “ciambotta”, un misto di verdure tra peperoni, melanzane, pomodori e l’aggiunta di cotica di maiale, “zafaren ammaianet”, peperoni rossi essiccati fritti con pastella di farina e uova e poi “frittet co li sparij”, frittata con asparagi e pezzi di salsiccia. Da provare anche gli insaccati, la pasta fresca fatta in casa, la carne di capretto allevato nelle masserie della zona, le “brasciol d’scorz”, ovvero braciole di cotica di maiale cotte nel sugo, e infine “lagane e fasul”, cioè tagliatelle con fagioli. Tra gli eventi, invece, è da non perdere la sagra paesana dedicata al vino ma con inclinazione sacra, celebrata l’8 dicembre, nota come “Madonna di Pertusavutte”, accompagnata da canti e balli al suono di “totarelli” e “cupa-cupa” (strumenti artigianali ottenuti dalla pelle di capra e di montone). Molto attesa anche la festa patronale ad agosto, dedicata ai SS. Felice e Policarpo. Tra tradizioni, sapori antichi e luoghi dal fascino senza tempo, la Basilicata è pronta ad accogliere tutti i viaggiatori di passaggio alla ricerca delle sue bellezze.

COME ARRIVARE: Gli aeroporti di riferimento sono quelli di Taranto e Brindisi, mentre la stazione ferroviaria è quella di Praia a Mare (41 km). In automobile da Roma: prendere A24, seguire A1/E45, A30 e A2 in direzione di SS 653 a Lauria, prendere l'uscita Lauria Nord, continuare su SS 653, guidare in direzione di Via Gasperi/SP 4 a Francavilla in Sinni.

ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Tra i borghi nelle vicinanze, sono da vedere Viggianello, Senise e Oriolo. Tra i parchi, oltre al Parco Nazionale del Pollino, è da esplorare il Parco Nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri - Lagonegrese.

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