Attimis è un piccolo gioiello incastonato tra le dolci colline orientali del Friuli, a un'altitudine di 195 metri sul livello del mare. Questo comune, con una popolazione di circa 1700 abitanti, custodisce un patrimonio storico e naturale di grande valore. Le sue origini affondano nel Medioevo, quando fu dimora della nobile famiglia degli Attems, signori del luogo. Di quel periodo restano oggi i suggestivi resti dei castelli superiore e inferiore, affascinanti testimonianze di un passato che ancora echeggia tra le valli e i boschi che circondano il paese.

Questi antichi manieri, ormai parzialmente in rovina, possono essere raggiunti attraverso sentieri che attraversano una natura incontaminata, immersi in una tranquillità che sembra sospesa nel tempo. Attimis è parte di un territorio di confine, dove storia e cultura si sono intrecciate per secoli, rendendo il paese un luogo di continui avvicendamenti di potere. Questa terra, spesso teatro di assedi e battaglie, ha saputo resistere e rinnovarsi. Oltre ai suoi castelli, Attimis è circondata da altre rocche medievali, come quelle di Partistagno, Zucco e Cucagna, ciascuna con una storia unica da raccontare. Partistagno, in particolare, è stato oggetto di un accurato restauro, trasformandosi in uno splendido esempio di architettura medievale recuperata. Le sue mura dominano il paesaggio circostante con autorevolezza, e gli affreschi e i reperti al suo interno permettono al visitatore di immergersi completamente nell’atmosfera del passato. Il cuore di Attimis non è solo medievale. Il paese offre una varietà di itinerari che permettono di scoprire anche le bellezze naturali e religiose della zona. Tra chiese nascoste e sentieri che si snodano tra boschi e campi, la vegetazione rigogliosa ospita piante rare e torrenti che scorrono tra le rocce carsiche, creando piccole cascate e grotte dai mille colori. La natura qui non è solo uno sfondo, ma parte integrante dell’esperienza di chi visita questo territorio. In particolare, dalla frazione di Porzûs, si apre un panorama mozzafiato che abbraccia tutto il Friuli, dalle montagne fino al mare, regalando una visione unica e indimenticabile. Nonostante le sue dimensioni ridotte, Attimis vanta anche un interessante Museo archeologico medievale, conosciuto come il "Museo della Terra dei Nove Castelli". Questo spazio espositivo permette di esplorare la vita quotidiana dell’epoca feudale, con una ricca collezione di reperti, armi e sculture che raccontano la storia del territorio e dei suoi abitanti. È un vero e proprio tuffo nel passato, che offre ai visitatori la possibilità di comprendere meglio le radici storiche della zona. Ma Attimis non è solo storia antica. Anche eventi più recenti hanno lasciato un segno indelebile. Durante la Seconda Guerra Mondiale, le malghe di Porzûs furono teatro di uno degli episodi più drammatici della Resistenza italiana. Nel febbraio del 1945, infatti, qui si consumò l’eccidio dei partigiani della Brigata Osoppo, uccisi dai loro stessi compagni del Gruppo Garibaldi, in uno scontro fratricida di diversa matrice politica. Questo tragico evento ha scosso profondamente la coscienza collettiva del Friuli e dell’intera nazione, e ancora oggi rappresenta un monito sui rischi della divisione e dell’odio che possono scaturire anche nelle lotte per la libertà. Oltre alla storia, Attimis è anche un luogo dove arte e artigianato si incontrano. Nella frazione di Forame, ad esempio, si può ammirare uno splendido altare ligneo dorato risalente al XVIII secolo, realizzato dal maestro Bartolomeo Ortari. Questo capolavoro rappresenta la maestria e la cura degli artigiani locali, che nei secoli hanno saputo lavorare il legno con passione e dedizione, creando opere d’arte destinate a durare nel tempo. Attimis si inserisce in un contesto culturale ricco e variegato, dove la lingua friulana si mescola con il pônasen, un dialetto di origine slava parlato ancora nelle frazioni di montagna. Questa commistione di lingue e culture rende il territorio ancora più affascinante, un luogo di incontro e contaminazione tra popoli diversi, che hanno lasciato tracce profonde nel tessuto sociale e culturale del paese. 

(https://visitattimis.it/)

COME ARRIVARE: In auto, per chi arriva dall'autostrada A23 Palmanova-Tarvisio, uscire a Udine Nord, proseguire lungo la SS 13 Pontebbana fino a Tricesimo; dal centro della cittadina prendere la strada per Qualso, Nimis ed Attimis. Il comune gode di un collegamento bus con la città di Udine, che partono ogni 4 ore. L’aeroporto di riferimento è l’Aereoporto del Friuli-Venezia Giulia di Ronchi dei Legionari.

ALTRI LUOGHI DA VISITARE: A soli 15 minuti di macchina da Attimis si trovano le cascate di Crosis.