PIEMONTE: SAN SECONDO DI PINEROLO, IL CUORE STORICO DELLA VAL PELLICE
- Details
- Redazione
San Secondo di Pinerolo, un piccolo comune piemontese situato tra le dolci colline della Val Pellice, offre ai visitatori una sorprendente ricchezza di storia, cultura e natura. Le prime tracce della sua esistenza risalgono al basso Medioevo, ma è durante il Settecento che il borgo ha vissuto un vero e proprio sviluppo. Dopo le guerre di religione tra cattolici e riformati, la comunità si è ripresa attraverso un forte impulso alla frutticoltura, alla viticoltura e all’artigianato, in particolare nella produzione dei famosi “tupin”, contenitori in terracotta che venivano fabbricati nelle quattordici manifatture che fiorirono nel XIX secolo.
Passeggiando per il centro storico di Bobbio, ci si imbatte in edifici residenziali dal pregio architettonico che testimoniano il passato nobile del borgo. Tra questi spicca l’antico pozzo, un elemento diventato simbolo del paese, attorno al quale si respira ancora l’atmosfera dei secoli passati. La Chiesa parrocchiale di San Secondo, uno dei punti di riferimento artistici e storici più importanti, fu ricostruita tra il 1773 e il 1785 su progetto dell’architetto Giuseppe Girolamo Buniva. Questo imponente edificio barocco, con la sua ricca decorazione interna, conserva preziosi affreschi e dipinti, tra cui spicca il Cristo Crocifisso, mentre l’organo all'interno testimonia l'importanza della musica sacra nella vita della comunità. Le chiese rappresentano senza dubbio un elemento caratterizzante di Bobbio. La settecentesca Chiesa della Confraternita della SS. Trinità è un altro esempio del raffinato gusto architettonico che ha arricchito il comune, mentre il Tempio Evangelico Valdese, inaugurato nel 1958, è un segno della trasformazione sociale avvenuta durante il periodo di industrializzazione. Questo edificio non solo rappresenta una testimonianza del radicamento della comunità valdese, ma ha anche cambiato gli equilibri religiosi di Bobbio, fino a quel momento abitato prevalentemente da cattolici. A poca distanza dal centro si trova la frazione di Miradolo, dove sorge il Castello di Miradolo. Eretto nel XV secolo dai Marchesi Massel di Caresana, oggi il castello è la sede della Fondazione Cosso, che organizza mostre, eventi culturali e attività didattiche. Il parco che circonda la dimora è un magnifico esempio di giardino all’inglese, con alberi secolari, specie esotiche e un fascino senza tempo. La camelia è il fiore simbolo di questo parco, e nel 2019, nell'ambito di un progetto di recupero, sono stati piantati oltre 130 esemplari di camelie. Tra i tesori del parco vi è anche un orto circolare di oltre 500 mq, rinato nel 2021, che riprende la tradizione agricola della corte rustica. Il patrimonio religioso di Bobbio non si esaurisce con la parrocchiale di San Secondo e le altre chiese già citate. In località Airali, la Cappella di San Giovanni Battista, risalente alla seconda metà del XVII secolo, rappresenta una perla del barocco piemontese, mentre lungo Via San Rocco si trova la Cappella di San Rocco, che conserva tracce di architettura rinascimentale e affreschi di notevole valore. Sparsi per il territorio si trovano anche numerosi piloni votivi e croci rurali, testimonianza della profonda religiosità popolare. Queste croci, spesso posizionate al confine tra territori, erano considerate potenti simboli protettivi contro le entità malefiche e rivestivano un ruolo sacro nella vita delle comunità contadine. Un altro edificio di grande interesse storico è la Villa della poetessa Colombini, dimora signorile dell'Ottocento, oggi adibita a scuola materna. Tra le residenze illustri spicca anche la villa appartenuta a Gustavo Adolfo Rol, celebre sensitivo del Novecento, che trascorreva qui i mesi estivi. Rol era particolarmente legato a Bobbio, tanto da scegliere di essere sepolto nel cimitero locale, dove ancora oggi è possibile visitare la sua tomba di famiglia. Per concludere il viaggio tra le bellezze di Bobbio, una menzione speciale va a “La Sorridente”, una splendida villa risalente al 1896 e realizzata per volontà della famiglia genovese dei Caramura. Oggi è sede di una Business School, ma mantiene intatto il fascino di una dimora storica, armoniosamente inserita nel paesaggio.
(https://www.turismotorino.org/it/territorio/pinerolo-e-valli-valdesi/san-secondo-di-pinerolo)
COME ARRIVARE: In auto, prendere l’uscita Riva di Pinerolo. La stazione ferroviaria di riferimento è quella di Pinerolo, che dista quattro chilometri da San Secondo di Pinerolo. L’aeroporto più vicino è il Torino-Caselle, distante circa 45 chilometri.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Torino dista solo un’ora di macchina da San Secondo di Pinerolo.