Bagnolo di Po, piccolo gioiello del Polesine, nasconde una storia ricca di trasformazioni e resilienza. Per la conformazione del suo territorio, spesso soggetto ad alluvioni, il paese non si è mostrato inizialmente ospitale come altre località dell'area. Tuttavia, grazie alle bonifiche avviate già nel XV secolo dalla famiglia Bentivoglio e concluse con l’introduzione delle idrovore nel XIX secolo, Bagnolo ha trovato il suo equilibrio. Testimonianze documentano il borgo sin dal IV secolo, con importanti passaggi di proprietà tra nobili e famiglie influenti, come gli Este e i Bentivoglio.

Nel corso dei secoli, Bagnolo ha affrontato sfide immani, dalle devastanti alluvioni del 1647 e 1951, fino allo spopolamento seguito a quest’ultima tragedia. Nonostante ciò, il paese si è sempre rialzato, trasformando le terre bonificate in un'importante risorsa di produttività agricola. Oggi, il borgo è una meta interessante da scoprire in provincia di Rovigo, che mostra i suoi luoghi simbolo come la Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria e il Monumento ai Caduti delle guerre mondiali, realizzato nel 1957 dallo scultore Virgilio Milani. Da vedere anche la Chiesa del Santissimo Nome di Maria, parrocchiale nella frazione di Runzi. Bagnolo di Po è anche un luogo che ha mantenuto vive le proprie radici culturali, nonostante i tanti cambiamenti che lo hanno attraversato. Momenti di aggregazione per la comunità includono il “Palio delle Contrade”, una competizione medievale che si tiene ogni primo sabato di settembre, e la festa patronale di San Gottardo, celebrata il 5 maggio. Entrambe le manifestazioni sono momenti che attirano in paese curiosi e, soprattutto, emigrati di ritorno nella loro terra d'origine. Il legame con la terra si riflette anche nella cucina tipica, dove tradizione e qualità si incontrano. La gastronomia locale, infatti, offre il meglio di Rovigo: l’Insalata di Lusia IGP, le Cozze di Scardovari DOP, il Riso del Delta del Po IGP, l’Aglio Bianco Polesano DOP, il Radicchio Rosso Chioggia-Rosolina e la Zucca di Melara. A questi sapori imperdibili si aggiungono la polenta polesana, il risotto alla “canarola”, la “pasta e fasoi” (pasta e fagioli), i “fasoi in potacin” (fagioli in umido) e la “bondola” polesana, un salume ricco di storia. Per i golosi, impossibile non citare i "sugoli" (sughi) con il mosto del vino. Oggi, Bagnolo di Po rappresenta un esempio di come la storia, l’identità e la volontà di una comunità possano intrecciarsi per superare le avversità, trasformando un territorio difficile in un modello di resilienza e valorizzazione delle risorse locali.

COME ARRIVARE: Gli aeroporti di riferimento sono a Bologna (57 km) e Verona (63 km), mentre la stazione ferroviaria è a Ferrara (21 km). In automobile da Roma: prendere l'uscita E35/A1/Via di Settebagni da Grande Raccordo Anulare/A90, continuare su E35, guidare da A1 var - Variante di Valico e A13 a Santa Maria Maddalena, prendere l'uscita Occhiobello, seguire SR 6 in direzione di SP 12 a Bagnolo di Po.

ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Da vedere il centro storico di Ferrara. Andando verso la costa adriatica, si raggiunge il Parco del Delta del Po.

https://www.comune.bagnolodipo.ro.it/vivere-il-comune/cenni-storici/