NUOVO DIRITTO DI FAMIGLIA, MEZZO SECOLO FA L'APPROVAZIONE
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"E figli so' figli", diceva Filomena Marturano, storico personaggio di Eduardo De Filippo. Cinquanta anni fa, il 19 maggio del 1975, il Parlamento (con la sola astensione del Movimento sociale italiano) approva il nuovo diritto di famiglia. La legge 151 rappresenta una riforma decisiva nello sviluppo giuridico e sociale del Paese, riconoscendo alla donna una condizione di completa parità con l’uomo all’interno della famiglia, nonché garantendo la tutela giuridica dei figli che prima erano considerati "illegittimi", ovvero nati al di fuori del matrimonio. Una legge che permette inoltre alle madri nubili di mettere i padri davanti alle proprie responsabilità.
GITE SCOLASTICHE, TRA RISPARMIO E RISCHI: 1 STUDENTE SU 2 SI SPOSTA IN PULLMAN
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Risparmio e sicurezza non vanno mai d’accordo. Eppure, quando si organizza una gita scolastica, la seconda finisce troppo spesso in fondo alla lista delle priorità. E ancora una volta, è servita una tragedia per riportarla al centro del dibattito. L’incidente avvenuto il 19 maggio nel Comasco – costato la vita a una maestra – riaccende i riflettori su un tema tanto cruciale quanto spesso poco considerato: quello della sicurezza nei viaggi d’istruzione. Una questione tutt’altro che secondaria, anche se molte scuole, nella pianificazione dell’itinerario, tendono ancora a considerarla un dettaglio accessorio, focalizzandosi principalmente sugli aspetti economici.
ELETTRICISTA, AUTISTA, CAMERIERE: POSTI DI LAVORO CHE RESTANO…DISOCCUPATI!
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Posti di lavoro che restano…disoccupati. Un paradosso non solo italiano, ma nel quale il nostro Paese eccelle: da un lato, infatti, crescono le posizioni aperte in ambito tecnico e operativo, dall’altro però mancano sempre di più le persone formate – o anche solo interessate – a ricoprirle. Un cortocircuito che rischia di rallentare la transizione energetica, la digitalizzazione, la mobilità pubblica e persino il turismo. Non è solo questione di stipendi o condizioni, ma anche (e soprattutto) di orientamento e percezione sociale: molti giovani si allontanano da lavori che ritengono faticosi, poco “glamour” o privi di futuro.
Cittadinanza e nuovi decreti
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Via libera definitivo il 20 maggio valla conversione del decreto-legge sul riacquisto della cittadinanza per le persone di origine italiana residenti all’estero, varato dal governo lo scorso 28 marzo per restringere i requisiti necessari per l’ottenimento del passaporto alla luce dell’enorme mole di richieste giacenti in particolar modo presso consolati e ambasciate di Argentina e Brasile, limitando a due le generazioni entro le quali si può reclamare un parente cittadino italiano. Il provvedimento introduce una preclusione all'acquisto automatico della cittadinanza per i nati all'estero con altra cittadinanza, mentre in Commissione è stato introdotto un requisito biennale di residenza per i figli di cittadini italiani e la soppressione della prorogabilità fino a trentasei mesi per alcuni procedimenti. Si interviene inoltre sulle prove nelle controversie e si apre alla possibilità di lavoro subordinato fuori quota per discendenti di cittadini italiani e con cittadinanza in Paesi a forte emigrazione italiana. Diversi gli emendamenti proposti anche a Montecitorio in particolare dai deputati eletto all’estero dell’opposizione, da Nicola Carè a Toni Ricciardi, da Christian Di Sanzo a Federica Onori, tutti respinti dalla maggioranza. Unica eccezione, spiega Onori, “il mio ordine del giorno che chiedeva quantomeno, avendo fatto tutte queste modifiche repentine sostanziali con tempistiche notevoli, fare in modo di farlo sapere alla Comunità italiana all'estero, perché quando ti nasce un figlio e hai un anno per registrarlo e fuori da questa finestra tutto diventa molto più complicato, se non impossibile, questa cosa deve essere comunicata con chiarezza”. Ma anche gli “italiani” contestano almeno in parte il decreto e sicuramente, spiega Enrica Alifano di M5S, “la modalità con la quale si è intervenuto in una materia complessa e che sicuramente meritava un approfondimento” Nel merito, prosegue Alifano, “noi potremmo essere d'accordo sul fatto che l'acquisizione della cittadinanza iure sanguinis possa fermarsi al secondo grado di parentela, quindi l'ascendente di secondo grado possa trasmettere la cittadinanza. Andare più indietro del nonno, risalire ad avi remoti, francamente sembra una strada che non è opportuno percorrere. Un altro requisito che però noi chiediamo è la conoscenza della lingua italiana, perché alla cittadinanza si collega per l'appunto l'idea di appartenere a una comunità e la lingua è il prius perché ci si possa ritenere appartenente a una comunità”. Questi i punti principali della nuova legge: Valorizzazione del legame con l’Italia (La cittadinanza rifletterà un legame reale con il Paese, non solo un’eredità formale. Un riconoscimento per chi vuole contribuire alla vita italiana); Nuovo canale per chi vuole trasferirsi (I discendenti di italiani potranno venire a lavorare in Italia. Un’opportunità concreta per chi sogna di tornare alle radici). Riacquisto facilitato per chi ha perso la cittadinanza prima del 1992 (dal 1° luglio 2025 al 31 dicembre 2027 sarà possibile riacquisirla con una semplice dichiarazione al consolato); più efficienza nei consolati (regole più chiare aiutano a ridurre le richieste e migliorare i servizi per chi ha un legame vero con l’Italia).
Nuovo pontificato
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È iniziato ufficialmente domenica 18 maggio il Pontificato di Leone XIV: la Messa di insediamento del Pontefice americano, eletto lo scorso 8 maggio dal Conclave, ha segnato ufficialmente l'inizio del suo Ministero come Vescovo di Roma. Il rito è uno dei momenti più significativi e solenni dell'elezione papale. “Sono stato scelto senza alcun merito e, con timore e tremore, vengo a voi come un fratello che vuole farsi servo della vostra fede e della vostra gioia, camminando con voi sulla via dell’amore di Dio, che ci vuole tutti uniti in un’unica famiglia”, ha detto Papa Leone XIV durante l’omelia. Il Pontefice ricorda Papa Francesco (“La sua morte ha riempito di tristezza il nostro cuore”) e spiega che “arrivando da storie e strade diverse, abbiamo posto nelle mani di Dio il desiderio di eleggere il nuovo successore di Pietro, il Vescovo di Roma, un pastore capace di custodire il ricco patrimonio della fede cristiana e, al contempo, di gettare lo sguardo lontano, per andare incontro alle domande, alle inquietudini e alle sfide di oggi.
ITALIA E GRECIA “LEADER DEL MEDITERRANEO”, MELONI-MITSOTAKIS FIRMANO 14 ACCORDI
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Italia e Grecia hanno firmato il 12 maggio a Roma quattordici accordi di cooperazione in settori chiave come energia, infrastrutture, sicurezza, migrazione, cultura e innovazione digitale. L’intesa è avvenuta in occasione del secondo Vertice bilaterale tra i due Governi, alla presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del primo ministro ellenico Kyriakos Mitsotakis. “Italia e Grecia sono amici e alleati, partner naturali nel Mediterraneo e in Europa”, hanno dichiarato i due leader in una nota congiunta, sottolineando l’obiettivo comune di “rafforzare il rapporto strategico e ampliare la cooperazione a livello bilaterale e internazionale”.
PANE, OLIO E POMODORO: LA MERENDA “POP” CHE RESISTE ALLA CRISI
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Gusto, salute, crescita economica, sostenibilità: pane, olio e pomodoro è la sintesi perfetta del settore agroalimentare e del saper fare italiano, capace di dare il meglio di sé anche in periodi complessi come quello attuale. È questo il messaggio che ANICAV, l’Associazione Nazionale delle Conserve vegetali, e ASSITOL, l’Associazione Italiana dell’industria olearia, hanno lanciato in occasione di TUTTOFOOD, la fiera milanese dell’agroalimentare, durante l’evento dedicato alla merenda simbolo della Dieta Mediterranea. Per il Direttore Generale di ANICAV, Giovanni De Angelis, “Il pomodoro mantiene un ruolo di centralità nella nostra cultura culinaria.