La proposta unitaria delle opposizioni per il salario minimo ha superato le 200mila firme in pochi giorni. “Metti la tua firma a supporto di una retribuzione giusta e per il salario minimo!”, si legge su salariominimosubito.it, online dal 13 agosto per la raccolta firme e che ha visto crescere le adesioni nonostante le festività. Sul sito viene ricordata la proposta di legge presentata dalle forze di opposizione - Alleanza Verdi e Sinistra, Azione, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Più Europa - affinché “nessun lavoratore possa ricevere una retribuzione oraria inferiore a 9 euro all’ora” e che “rafforza la contrattazione collettiva, facendo valere per tutte le lavoratrici e i lavoratori di un settore la retribuzione complessiva prevista dal contratto collettivo firmato dalle associazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative”.

La raccolta firme è stata lanciata dopo l’incontro a Palazzo Chigi tra governo e opposizioni in cui la premier Giorgia Meloni ha annunciato di voler affidare al Cnel la regia di un lavoro per arrivare a una proposta condivisa entro 60 giorni. Un diversivo secondo le opposizioni: “La maggioranza ha provato, prima, a cancellare la legge e ne ha, poi, imposto lo stop per almeno due mesi”, incalzano festeggiando il risultato delle 200mila firme. “Una marea, un ferragosto unico. 9 euro lordi all’ora. È il minimo. Sotto questa soglia si chiama sfruttamento. Insieme si vince!”, afferma Sandro Ruotolo, componente della segreteria del PD. “Un risultato straordinario che dimostra che il Paese è con noi”, commenta Azione in un tweet rilanciato dal leader Carlo Calenda. Per Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, deputati di Alleanza Verdi e Sinistra “la richiesta è chiara: vogliamo un salario minimo di 9 euro l'ora. Una misura semplice, ma fondamentale, che potrebbe cambiare la vita di milioni di italiani. Opponendosi alla nostra proposta di salario minimo, il governo Meloni dimentica che 4 milioni di nostri concittadini guadagnano meno di questa cifra e attendono con ansia un cambiamento tangibile. 200.000 firme e continuiamo a crescere! Per un salario giusto. Per un'Italia più equa. Perché è un diritto e perché è necessario”. Risponde la Lega: “La sinistra parla di salario minimo e poi spinge da sempre per un’immigrazione incontrollata che serve solo al grande capitale per creare manodopera a basso costo. Una pesante contraddizione che la dice lunga sullo stato di salute dell’attuale opposizione. Poche idee e confuse. Garantire poi un Salario dignitoso è un obiettivo da raggiungere e il governo è pronto al confronto. Per la Lega è necessario ampliare la contrattazione collettiva dove non ancora prevista e intervenire dove invece determina un basso Salario. L’obiettivo è alzare gli stipendi tenendo conto della realtà”, afferma il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, in un'intervista ad Affaritaliani.it.