Tra lunedì 8 e mercoledì 24 novembre, Palazzo Firenze, sede romana della Società Dante Alighieri, accoglierà la mostra “Prospettive dantesche tra inferi ed estasi. Il viaggio della Divina Commedia verso i luoghi dell’anima”. Saranno esposte una ventina di opere del pittore tedesco Michael Franke, che rispondono al caleidoscopico richiamo della parola e della poesia dantesca.
Il progetto, promosso dalla Società Dante Alighieri e con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, sarà inaugurato lunedì prossimo, 8 novembre, alle 17.30, alla presenza dell’artista.


“Da sempre Franke tesse fitte trame di colore che espandono le sue immagini verso un altrove irraggiungibile. La sua pittura – ha commentato il segretario generale della Dante, Alessandro Masi – nata tra i fiordi della storia dell’arte nordica, cerca il principio della verità luminosa”.
Michael Franke vive e lavora in Germania, in Italia e in Olanda. Formatosi a Bruxelles, subisce l’influsso dei pittori paesaggisti belgi, surrealisti e espressionisti. Studia storia dell’Arte e economia nazionale a Bonn e, dopo un viaggio artistico negli anni Ottanta e il trasferimento in uno studio sul mare del nord negli anni Novanta, nel 2008 si stabilisce vicino a Bonn lavorando su temi riferiti al mondo antico e alla mitologia. Dopo le esposizioni in tutta Europa (nel Museo Russo di San Pietroburgo 2003, nel Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo 2005, nello Zappeon Megaron di Atene 2007 e all’Akademisches Kunstmuseum di Bonn 2012) sul Lago di Bolsena nel 2013 avvia un viaggio pittorico nel mondo arcaico degli etruschi; espone al Palazzo Pubblico di Siena 2014, al Museo Faina e al Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto 2018. Dal 2019 il suo lavoro si ispira alle tre cantiche della Divina Commedia e alla cosmologia dantesca.