I festival della luce conquistano l’Europa. Da Monza a Helsinki, passando per Amsterdam, Londra, Barcellona, questi eventi artistici sono diventati una caratteristica dell’intrattenimento e del turismo urbano, producendo paesaggi spettacolari che attirano ogni anno milioni di visitatori. Un fenomeno diventato trend virale anche sui social network, dove l’hashtag #lightfestival ha totalizzato quasi 300mila post su Instagram e oltre 18 milioni di views su TikTok. Ma non è tutto, perché dietro l’enorme successo si nasconde un’importante ricaduta in termini economici per le città ospitanti, come ha svelato una ricerca del Lighting Urban Community International:

un’amministrazione, investendo un dollaro nell’organizzazione di un festival della luce, può arrivare a triplicare l’investimento (3,50 dollari) con effetti concreti sullo sviluppo dell’intera economia locale. Se la Fête des Lumières di Lione, nel 1999, è stato il primo festival della luce al mondo, oggi sono oltre 100 quelli attivi a livello globale: un evento capace di trasformare una città considerata poco attraente, in una delle più importanti destinazioni turistiche della Francia tanto che a dicembre, nei giorni del festival, viene presa d’assalto da milioni di turisti: ben 1,8 nel 2019. Allo stesso tempo, nell’ultimo decennio, i festival sono diventati sempre più un fenomeno di massa oltre che di costume, con grandi metropoli internazionali come Amsterdam, Barcellona e Londra che hanno iniziato a organizzare appuntamenti a tema. È l’Italia però a fare da apripista alla stagione autunno-inverno 2022-23 dei light festival europei con il tradizionale appuntamento del Kernel Festival di Monza dove, da fine settembre ad inizio ottobre, installazioni di luce, performance di audiovisual 3D mapping ed opere digitali realizzate da rinomati artisti italiani e internazionali, illumineranno i principali beni storico-artistici della città, come la celebre Reggia di Monza e i Boschetti Reali, valorizzandoli agli occhi degli oltre 120mila monzesi e delle decine di migliaia di turisti che invaderanno il capoluogo brianzolo. Una piattaforma quella del Kernel Festival che, dal 2011 a oggi, ha richiamato oltre 200mila visitatori, centinaia di artisti, decine di volontari e professionisti, provenienti da tutto il mondo. Non è quindi solo una questione di organizzazione di un evento culturale, ma una vera e propria performance artistica diffusa capace d’influenzare positivamente diversi aspetti legati alla rete sociale all’interno del tessuto urbano, visto anche attraverso i social network.