La Commissione europea ha pubblicato ieri la relazione 2022 sullo stato della fiducia nei vaccini nell'Unione europea. Dalla relazione, la terza di questo genere, emerge che negli Stati membri dell'UE27 l’81,5% degli intervistati concorda sul fatto che i vaccini sono importanti, l’85,6% ritiene che siano efficaci e l’82,3% è d'accordo sul fatto che sono sicuri.


Dopo avere fluttuato durante la pandemia, le percezioni sono generalmente tornate ai livelli del 2018. Permangono tuttavia differenze tra Paesi e tipi di vaccini. Emerge un crescente "divario di fiducia nei vaccini" tra di chi ha più di 65 anni e i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni: tra il 2018 e il 2022 i giovani di questa fascia di età hanno infatti perso fiducia.
"La pandemia di COVID-19 ha dimostrato quanto siano importanti i vaccini, che hanno salvato circa 20 milioni di vite umane nel primo anno dalla loro autorizzazione”, ha commentato Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare. “Ciò attesta la nostra forte collaborazione con ricercatori, scienziati, produttori, autorità nazionali e partner mondiali. Al tempo stesso, la relazione sottolinea la velocità con cui la fiducia può cambiare e i numerosi fattori che possono influenzarla. Il miglioramento della fiducia nei vaccini prima della pandemia è stato il risultato di uno sforzo concertato nell'UE. Dobbiamo trarre insegnamenti dalla pandemia e unire le forze per comprendere gli ostacoli in modo da colmare le lacune vaccinali".
La relazione sulla fiducia fa parte del seguito dato alla raccomandazione del Consiglio del 2018 relativa al rafforzamento della cooperazione nella lotta contro le malattie prevenibili da vaccino. La raccomandazione presenta un elenco di attività volte ad aumentare la copertura vaccinale. Nell'ambito dell'iniziativa di contrasto alla disinformazione sui vaccini del programma EU4Health, la Commissione sta avviando una campagna di comunicazione sui benefici della vaccinazione contro COVID, influenza stagionale e HPV lungo tutto l'arco della vita, denominata “United In Protection”.
I DATI SULL’ITALIA
I vaccini sono importanti, sicuri ed efficaci per il 61,8% degli italiani, siamo al quarto posto per la percentuale più alta dopo Portogallo, Spagna e Irlanda. La percentuale al 96,1% per il personale sanitario.

Nel dettaglio, i vaccini in generale sono sicuri per l’85,5% degli italiani (dato uguale sia in pre che post pandemia); per l’85,9% di italiani i vaccini sono importanti (-5,9 rispetto al pre pandemia).
Quanto a quello per il covid, l’81,3% di italiani lo considera sicuro, l’84,4% importante.