Anche in Cina c’è un po’ di Sanremo. Complice la 73esima edizione della kermesse canora del Teatro Ariston in programma dal 7 all’11 febbraio, l’Istituto Italiano di Cultura di Pechino ha organizzato un concorso di canto per promuovere la canzone e la lingua italiane. Un Sanremo made in China pensato per gli amanti del canto, ovviamente non professionisti. I concorrenti dovranno portare in gara una delle canzoni che hanno partecipato alle precedenti 72 edizioni del Festival, naturalmente da cantare in lingua italiana; anche se, va detto, chi tradurrà in lingua cinese una parte del brano scelto riceverà un punteggio aggiuntivo.

Concesse sia le esibizioni singole che i duetti. I concorrenti dovranno inviare un video della loro esibizione della durata di almeno due minuti e trenta secondi e non superiore a quattro minuti. La gara si articolerà in un due fasi: quella eliminatoria e la più attesa, quella finale. La serata conclusiva, a cui accederanno i dodici migliori cantanti in gara, si svolgerà a Pechino in quel dell’Auditorium dell’Istituto Italiano di Cultura, con l’esibizione che sarà accompagnata da un’orchestra che suonerà dal vivo, anche per accompagnare i brani di quell’aura quasi mistica che porta in dote la formula “Dirige l’orchestra il maestro…”. In palio per il primo classificato un biglietto aereo andata e ritorno per visitare l’Italia. Sarà curioso, a questo punto, sapere quale sarà la canzone sanremese, rivisitata in chiave cinese, che trionferà a questo davvero affascinante omaggio al Festival della canzone italiana.