Lo scorso 12 febbraio è stato il Darwin Day: ma che cos’è esattamente e, soprattutto, come si è celebrato? Intanto, un po’ di storia: questa ricorrenza è nata in Inghilterra e negli Stati Uniti subito dopo la morte del cosiddetto papà dell’evoluzione, avvenuta nel 1882, divenendo un’occasione di studio, approfondimenti e divulgazione, il tutto nel nome della scienza e del ricordo di chi, con i suoi studi e le sue ricerche, le ha dato un contributo fondamentale ancora oggi. In altre parole, una giornata in cui in tutto il mondo si fa il pieno di appuntamenti per ricordare Charles Darwin e il suo lascito alla scienza moderna.

Appuntamenti che, ovviamente, non sono mancati in Italia. Al Museo di Storia Naturale di Milano c’è stato un focus sulla comunicazione visiva in natura, con conferenze e laboratori dedicati, mentre al Muse di Trento è costante l’opportunità di approfondire ciò che è stata l’evoluzione e quanto i suoi effetti siano ben visibili ancora oggi; insomma, a ridosso delle Dolomiti si può quasi dire che sia il “Darwin Day” tutti i giorni. Ma torniamo agli appuntamenti in giro per la Penisola. A Bari c’è stato un incontro dal titolo “Darwin Day: Gli usi rituali della natura”, con il botanico Mario de Tullio e il micologo Rocco Lovino, mentre a Roma il Museo delle Civiltà ha ricordato la nascita di Darwin con una visita guidata gratuita per ragazzi e famiglie e, fino al 18 febbraio, sono previsti percorsi per le scuole con tariffe agevolate al Bioparco. A Napoli è stata dedicata un’intera settimana allo scienziato: al Museo Darwin-Dohrn sono state infatti organizzate visite guidate con paleontologo Marco Signore. A chiudere il ciclo delle celebrazioni in Italia la città di Pisa, che il prossimo 23 febbraio sarà teatro della conferenza sul tema dell’evoluzione e del comportamento animale, a cavallo tra biologia e filosofia con lo storico della filosofia Emanuele Coco, l’etologo Federico Cappa e la ricercatrice in Estetica Mariagrazia Portera.