Una nuova idea di frutteto per combattere le conseguenze del cambiamento climatico, dagli eventi meteo estremi, alla perdita di biodiversità, fino alla crisi idrica. Ci stanno lavorando gli studiosi di DREAM (Diversified orchards for REsilient and sustAinable Mediterranean farming systems), progetto di ricerca promosso da PRIMA Foundation e guidato dall’Università di Bologna. L’obiettivo è offrire agli agricoltori un agroecosistema alternativo per la produzione di frutta di alta qualità, che sia resiliente e adatto a diverse aree produttive.

I primi test saranno fatti in Italia e in Marocco, che ospiteranno piantagioni sperimentali di meli, mentre in Spagna saranno piantate piantagioni di peri. Le varietà di alberi da frutto testate sono in alcuni casi nuove e in altri antiche, ma tutte accomunate da un'elevata qualità e dalla capacità di resistere alle più comuni patologie fungine. Gli studiosi stanno pensando inoltre al tema della perdita di biodiversità, e per questo i frutteti saranno arricchiti da un mix di piante e fiori in grado di attirare gli insetti impollinatori e le diverse specie di insetti utili, antagonisti naturali di quelli dannosi. E, in tempi di crisi idrica, un’attenzione particolare sarà dedicata anche all’irrigazione, con sistemi innovativi, pensati per risparmiare acqua e aumentare al contempo la qualità dei frutti. Questo nuovo agroecosistema è pensato in particolare per piccole aziende a conduzione familiare, che nel panorama europeo rappresentano circa la metà di tutte le aziende agricole. A loro, gli studiosi offriranno anche indicazioni per accompagnare tutto il percorso del prodotto, dal frutteto fino al consumatore finale, con strategie di marketing mirate per dare modo ai cittadini di comprendere il valore aggiunto della frutta che cresce in queste piantagioni.